caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

INFINI regia di Shane Abbes

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  03/11/2016 11:17:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Passabile b-movie australiano in cui, almeno inizialmente, l'originalità non è di casa. Vecchia storia quella della colonia spaziale in cui succede qualcosa di orrendo ed un gruppo di uomini viene inviato per far luce sull'accaduto e salvare gli eventuali superstiti.
Citare i tanti titoli da cui "Infini" prende spunto sarebbe abbastanza futile, meglio concentrarsi sul lavoro di Shane Abbes al quale paiono non mancare idee e risorse.
E' soprattutto a livello concettuale che la pellicola riesce ad intrigare, la carne al fuoco è davvero tanta e non sempre gli sviluppi soddisfano le attese, quanto meno però non siamo di fronte al solito prodottino elementare:e' infatti evitato il lineare massacro di stereotipati marines spaziali da parte di qualche semi-imbattibile creatura/entità aliena.
Buona l'ambientazione oscura e claustrofobica mentre le scenografie accusano un disegn alla lunga monotono, i personaggi sono ben definiti dal punto di vista fisico, molto meno da quello caratteriale, anche se il protagonista riesce a fornire una prestazione più che convincente.
C'è molto fantascienza, tanta azione ed un po' di horror, il tutto con un obiettivo, quello di dare una condizione sui generis al virus causa della follia degenerativa in atto su Infini, pianeta destinato all'estrazione mineraria ridotto ad un cimitero da una situazione in cui non pensare a "La cosa" è impossibile.
Purtroppo la sceneggiatura si inceppa più volte a causa dell'immane quantità di argomenti intavolati, gestiti da Abbes con amore verso il genere ma non sempre con l'oculatezza adatta.
Non male il finale per chi ama le cose un po' cervellotiche, buona anche l'idea del virus e dell'ambiguità del protagonista: il primo non uccide ma esalta alcune caratteristiche umane disdicevoli, il secondo alimenta interesse aderendo ad un ruolo mai perfettamente chiaro.
Fiacco nello spunto, voce fuori dal coro negli sviluppi, sicuramente poco equilibrato ma non malvagio.