playacido 7 / 10 09/01/2017 21:30:51 » Rispondi Una sorpresa. Vedi sto film senza alcuna pretesa ed invece è molto divertente e ben fatto. Grande Giallini, bravo De Leo.
Secondo me il finale è aperto; mi spiego meglio o De Leo è stato realmente truffato da Giallini e poi ci ha preso gusto ed ha iniziato a fare il truffatore anche lui oppure il racconto è inventato e quindi è solo una truffa di De Leo e Giallini in realtà non esiste.
camifilm 19/02/2017 17:20:14 » Rispondi Se ben ricordi DI LEO legge lui il romanzo all'editore. Poi vuole interrompere... ma l'editore lo IMPLORA di andare avanti, vuole essere quindi truffato... come diceva insegnamenti di Giallini.
Scanlon 03/07/2018 16:51:17 » Rispondi Ho visto il film ieri sera... mi sento di propendere per la tesi dell'invenzione. Il protagonista in fondo si appresta a metter fretta all'editore dicendogli di essere ormai braccato dalla polizia, in quanto ritenuto unico responsabile del furto del server. Deve fare presto, procurarsi i 50.000 euro e poi fuggire all'estero. Chiaramente tutto si rivela essere una pura affabulazione. Non c'è alcun romanzo-confessione, perché non c'è mai stato alcun furto e di conseguenza non c'è alcun mandato di cattura. Nell'ultima scena infatti David (Edoardo Leo) si allontana col bottino in bici e con tutta calma e serenità, avendogli l'editore fatto firmare un regolare contratto di cessione del presunto manoscritto (truffa riuscita alla perfezione). Si mette quindi il sigaro in bocca, dando il sospetto che il Marcello del racconto sia in realtà un suo alter-ego narrativo. Del resto, nell'incipit della storia, David si presenta come un aspirante romanziere... Ad ogni modo, il punto di forza del film, sta proprio in questa doppia lettura che ci consegna il finale e che insinua il dubbio nello stesso spettatore...