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IN FONDO AL BOSCO regia di Stefano Lodovichi

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CavaliereOscuro     4 / 10  20/03/2016 22:21:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ambientato in Val di Fassa, in Trentino, In fondo al Bosco è un thriller psicologico very low budget italiano che, malgrado l'idea di fondo fosse buona, non riesce a centrare il bersaglio. Si salva poco e niente. Inizia subito malissimo: scompare il bimbo ed ovviamente le indagini vengono svolte dalla POLIZIA LOCALE... davvero, I VIGILI URBANI! Quelli di Cavalese per l'esattezza! Su dai, questi non sono dettagli per un film che si vorrebbe prendere sul serio. Come se a domare un incendio ci mandassero la protezione civile invece dei vigili del fuoco. Poi la pellicola prosegue pure peggio: noia ed attori pessimi! Si salva solo Filippo Nigro, poi c'è il vuoto. Camilla Filippi non è nemmeno capace di camuffare il suo pesantissimo accento bresciano. Ovviamente anche i dialoghi pessimi non aiutano, per non parlare di alcune scene davvero inverosimili: un prete che urla parolacce davanti all'altare? Un pub in cui si intravedono dei poliziotti... anzi, i soliti vigili urbani con che bevono birra? Sceneggiatura fiacca e storia che inizia a prendere forma nell'ultimo quarto d'ora di film. Il regista non è riuscito nemmeno a sfruttare l'altissimo potenziale scenografico dello splendido luogo. Non ci siamo.