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IL PIANISTA regia di Roman Polanski

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JOKER1926     7½ / 10  29/01/2009 20:37:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il pianista" di Roman Polanski è un film sull' Olocausto ebreo avvenuto decenni fa in Europa…
Il regista confeziona un film molto drammatico (logicamente) con protagonista un giovane pianista ebreo che lavora in Polonia…
Ma la guerra, l'invasione tedesca è alle porte…
Inizia una sorta di persecuzione…
Il giovane vivrà gli attimi più importanti, memorabili, drammatici, tormentosi della sua vita.

Il regista è straripante e dona al pubblico un film straziante e (sotto alcuni aspetti) "poetico".
Cast (capeggiato da un grande Adrien Brody) di qualità, fotografia ineccepibile ed effetti sonori/speciali davvero impeccabili.

Il film in linea di massima risulta essere molto schematico, lineare, non ci saranno clamorosi intrecci; l'ingrediente base, fondamentale è la violenza e il dramma…
Alcune scene del film sono sicuramente "enfatizzate" dalla regia, ma comunque il film in linea di massima è "puro", ovvero è quasi privo di magniloquenza, retorica…
La durata immensa della pellicola in piccolissima parte gioca a sfavore dell'egemonia cinematografica di Roman Polanski ma tale "noia" alimenta senza alcun dubbio l'angoscia, la tristezza nella mente del pubblico…
Scenari e atmosfere veramente grandiosi..!
Il film può essere tranquillamente diviso in due "Ideali" "frangenti" concettuali…
La prima parte mostra allo spettatore la superbia tedesca che invade la Polonia e arresta gli ebrei, ci saranno scene crude.
Il secondo "blocco" fa "albergare" la mente dello spettatore nella mente del pianista…
Questa è la parte più difficile, a tratti ambigua del film…
Il pianista soffre, rimpiange addirittura la morte…
Neve, fame, febbre, impotenza, preoccupazioni, desolazioni, noia accompagnano lo spettatore in un viaggio senza (o quasi) via di scampo…
Il finale della pellicola eleva sicuramente il film, la parte terminale è inedita, una figura importante del film è quindi Wilm Hosenfeld Comandante tedesco…
Questa sequenza finale apre la strada a concezioni profonde, bisogna riflettere sull' umanità di questo uomo tedesco che non rispetta gli ordini e decide di aiutare, o meglio salvare un suo avversario…
(forse in questa ultima parte del film il regista abbonda un po' con la retorica…)
"Il pianista" è indubbiamente un film ben fatto, occhio anche ai dialoghi, bellissimi e a volte ironici e megalomani ; a Mio avviso il dialogo del Capitano Hosenfeld ("il cappotto? Ne ho uno più caldo") ed altre "chiacchierate" fanno elevare questo film in modo solenne.
La scene del pianoforte verso la fine è semplicemente agghiacciante, il pianista "addolcisce", "armonizza" il palato del misericordioso Sergente, si respira un'area di angoscia, di solenne "silenzio" musicale…
Le dita "attorcigliate" sul piano forte a ritmo forsennato "adombrano" la mente dello spettatore…
Il freddo, l'angoscia, la miseria sono "frecce" che direttamente, perentoriamente entrano nell'animo di ogni sensibile spettatore…

"Il pianista" è un film che onora, ricorda, commemora i fatti di guerra avvenuti nei primi decenni del secolo appena finito…
Le scene drammatiche colpiscono quasi sempre la massa, film a tratti straziante…
Le ultimissime scene ad esempio "rallegrano", "rinfrancano" la massa…

Il regista indirettamente, in modo passivo "illumina" anche alcuni "propaggini" del Nazismo (ovvero i soldati) che dietro un uniforme a volte nascondono un cuore immenso come Hosenfeld e i due ragazzi in divisa che offrono ad un ebreo una sigaretta in segno di amicizia, la guerra nasconde filantropia…

Il ricordo vive…
Eratostene  12/02/2009 12:57:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma pezzo di co.glione!!!!!! nelle tue sublimi recensioni non puoi scrivere tutta la trama del film!!!!! sei un min.chia....te ne vai da sto sito? superbo del caz.zo
Parsifal  31/01/2009 15:07:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo pienamente con il tuo commento al film.
Sono felice che qualcuno la pensi come me ma indubbiamente riesce ad esprimere meglio di me io' che sente e percepisce.

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JOKER1926  31/01/2009 16:37:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le critiche se costruttive, corrette e civili sono accettate...
ma comunque mi fa piacere la tua risposta...
ciao

JOKER1926