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IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI (2015) regia di Billy Ray

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Spotify     6 / 10  27/10/2017 06:16:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
--- COMMENTO SPOILEROSO ---

Pur non avendo visto l'originale, questo "Secret in Their Eyes" risulta un poliziesco piacevole.
Francamente, vista la trama, non capisco quale era il bisogno di fare il remake di una pellicola uscita appena sei anni prima, tentando di guadagnarci sopra attraverso un cast di star. Ma ormai si sa, i cineasti americani al giorno d'oggi fanno questo e molto altro.
La trama vede protagonista Ray Kasten, il quale fa parte della squadra antiterrorismo di Los Angeles. Un giorno, durante un controllo vicino ad una moschea, viene ritrovato il cadavere della figlia di Jess, collega e carissima amica di Ray. Mentre la donna cade nella disperazione, l'uomo si ripromette di trovare a tutti i costi il colpevole del crimine. Il responsabile viene in effetti trovato, ma si tratta di un informatore dell'antiterrorismo, quindi è intoccabile. Ray a questo punto, troppo coinvolto emotivamente, viene trasferito a New York. 13 anni dopo, Kasten ritorna, deciso a riaprire il caso. Quando pensa di aver trovato l'assassino, Ray chiama Jess, ma la verità sarà sconcertante.
La caratterizzazione dei personaggi non è male, diciamo che il regista Bill Ray si basa sui cliché tipici, ma alla fine i soggetti sono interessanti quanto basta. Sicuramente è Kasten quello che colpisce di più, grazie alla sua perseveranza nello scoprire, a distanza di 13 anni, la veridicità sull'omicidio della figlia di Jess.
Invece, è forse il personaggio di Claire, quello che risulta essere un po' spento e fuori luogo in certi contesti.
Il ritmo non è dinamicissimo, in quanto, la narrazione soffre diversi momenti di stallo, nonché svariate ripetizioni. Tuttavia alla fine, la pellicola si lascia guardare senza cali d'attenzione. Magari, a volte i dialoghi si lasciano a desiderare, a tratti troppo lenti.
Buone alcune scene di inseguimento, adrenaliniche al punto giusto, mai troppo scontate.
Il finale è orchestrato benissimo, è uno dei momenti migliori della pellicola, se non il migliore. Non si rende mai intuibile, lo spettatore pensa di aver capito tutto, quando invece, il tutto deve ancora accadere. Un epilogo che, almeno in parte, ripaga un film, il quale, pur essendo godibile, fino agli 80-85 minuti, non regala sussulti clamorosi.
Il cast si avvale di nomi importanti. Abbiamo una Julia Roberts che tiene bene il banco, nulla di eclatante, però dimostra la grinta e il carisma che da sempre l'hanno caratterizzata. Impersona in maniera più che verosimile, la figura della madre che ha perso una figlia. Sguardi convincenti e interpretazione dei dialoghi niente male.
Senza infamia e senza lode la prova di Chiwetel Ejiofor. L'attore di origini africane fa il proprio compitino, risultando spesso stereotipato. Tuttavia non sfigura nei panni del poliziotto.
Nikole Kidman totalmente sprecata. Non sono riuscito a capire a cosa sia servito il suo personaggio. Non c'è, come ho scritto prima, ne gran valorizzazione del regista, ne tanto meno una gran performance da parte dell'attrice australiana.
La fotografia non è malvagia, fa il suo.
Totalmente anonima la colonna sonora.
La sceneggiatura, a tratti, è un pizzico confusionaria, specie per quanto riguarda i flashback, ma in generale è sufficiente. Colpi di scena ben scritti, finale altrettanto, dialoghi frizzanti. Male invece la stesura dei personaggi.

Conclusione: film che fa il proprio dovere, ovvero quello di intrattenere. Ora sono curioso di vedere l'originale, il quale a quanto ho letto in giro, è di tutta un'altra pasta.
La sufficienza c'è ma niente di più.