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007 SPECTRE regia di Sam Mendes

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ZanoDenis     7 / 10  14/11/2015 18:08:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente sono riuscito a gustarmi quest'ultimo capito della saga di James Bond.
Come puro intrattenimento ci siamo, lo trovo un film riuscitissimo, non esente comunque da difetti ma che funziona e riesce anche a dare una panoramica sulle nuove tendenze, principalmente grazie al paragone col resto della saga. Spectre è figlio di decenni di evoluzione stilistica dell'action, lo si vede subito, il personaggio di Bond col passare dei decenni ha subito una sorta di cambio di nazionalità, se il Connery degli anni 60 incarnava perfettamente il modello di agente segreto totalmente "british" elegante, dongiovanni, di classe, sopra le righe ma mai stilisticamente fuori posto, il Bond di Craig diventa una delle sue più celebri contrapposizioni, il pubblico è cambiato, la gioventù degli anni 60 era abituata agli intrighi hitchcockiani, o all'eleganza noir del periodo precedente, il pubblico del Bond versione Craig è cresciuto con figure dell'action come Bruce Willis o Stallone, che danno una pesante eredità a Craig, trasformando totalmente l'elegante agente segreto, in un tamarro uomo d'azione, e 50 anni di distanza, si sentono eccome. A questo punto anche lo stile del film ne verrà influenzato, l'ironia c'è, ma è molto molto discreta, sembra nascondersi, non più british ma più politicamente corretta, a differenza di quanto accadeva in vecchi film della serie. Ma le differenze non finiscono qui, non finiranno mai probabilmente, basti pensare al nuovo modello di personaggi che propone, un esempio è la differenza tra il vecchio "Q", classico scienziato pazzo coi capelli bianchi mancante di qualche rotella, che in piena guerra fredda era tanto in voga, e la più sobria figura del nerd/hacker che incarna il nuovo "Q", figlia anch'essa di un nuovo modo di vedere e percepire. Quale versione sia meglio non lo so, io sono un nostalgico inguaribile e probabilmente preferisco la vecchia cara eleganza del Bond d'annata, ma ormai andando al cinema si sa cosa ci aspetta, si sanno i nuovi stili e le nuove tecnica, quindi è il caso di giudicare il film per com'è, tenendo conto delle considerazioni precedenti e godendosi il film dedicato a questo "Bond nuovo stampo".

Prima considerazione: Non si può dire che Mendes non ci sappia fare alla regia. Forse questo è uno dei film della saga più curati sotto il profilo della regia, tutto sembra al suo posto, la cinepresa è puntuale e riesce a regalarci ottime sequenze d'azione, forse a volte un po troppo lunghe, che possono annoiare, ma girate in maniera ottimale, rimane sicuramente impressa la primissima sequenza, con un lunghissimo pianosequenza lungo diversi minuti che può lievemente ricordare quell'altro enorme pianosequenza iniziale, con elementi tralaltro simili: musica abbastanza somigliante, coppietta che continua a scambiarsi effusioni, ambientazione in bilico tra il messicano e l'americano e culmine condito da esplosione. Bisogna solo capire se la citazione sia volontaria o no, e probabilmente non lo scopriremo mai, ma che la sequenza sia ottima, non si discute. Dopo le prime scene, finalmente ci aspetta un'altra scena caratteristica della saga, che mi è mancata molto, i bellissimi titoli di testa, che raramente deludono, e qui sono comunque validi. Il film scorre molto rapidamente, ci regala diverse sequenze di pathos e suspense, creando anche un intreccio molto semplice ma efficace che aiuta lo spettatore a seguire e farsi travolgere da un film pieno di ritmo, azione e puro intrattenimento.
Ovviamente un'altro punto a favore del film, e in generale di tutta la saga sono le stupende città che il nostro caro agente segreto andrà a visitare, Roma è una vera e propria chicca su questo film, ma anche il resto delle scenografie innevate e la classicissima Londra hanno il loro enorme fascino.
Le interpretazioni sono un chiaroscuro, croce e delizia della pellicola, se alcuni attori riescono benissimo a caratterizzare i loro personaggi, altri sono evidentemente delle mancanze. Fiennes e Wishaw (M&Q) sono delle garanzie, attori affermati che riescono nel loro compitino, anche se non compaiono chissà quanto. Waltz immenso come sempre, istrionico, sopra le righe, un cattivo bizzarro e divertente, ma ALT, per me non tra i migliori della saga di Bond, per quanto stimi Waltz, basta pensare al carisma dei vai Mikklesen, Bardem, e tornando un pò indietro anche Christopher Lee gli era leggermente superiore. Oltre queste tre interpretazioni purtroppo vedo solo ombre, partendo da Craig, uno dei Bond meno Bond di sempre, per lui vale il discorso fatto prima delle influenze dei vari Willis e Stallone, ma aimè a livello recitativo pecca parecchio. Molto, troppo scialba la principale bond girl, la Seydoux, che non ha un centesimo del fascino ne di Eva Green ne delle bond girl passate, prova molto mediocre e dimenticabilissima. Velo pietoso sulla Bellucci, si ok, bellissima ancora a 51 anni, ma pessima attrice e atroce doppiatrice. Con lo stesso velo pietoso copriamo anche Bautista, che non si sa perché è al cinema, perché recita, perché esiste, anche se devo dire che quando le da a Bond mi ha in parte divertito, ma fare l'attore è un altra cosa.

Per il resto è un Bond molto ordiario, pieno, pienissimo di sequenze d'azione molto casuali, molto lunghe e abbastanza ripetitive, ma è un difetto di cui soffre tutto il genere da anni e dobbiamo aimè abituarci, ovviamente splendida come sempre la leggendaria colonna sonora che condisce perfettamente tutto il film. Personalmente non ho mai sofferto la lunga durata durante la visione. Forse tra i punti morti della pellicola ci stanno le storie d'amore, che le ho trovate molto superficiali e abbastanza inutili, tuttavia devo dire che non occupano nemmeno troppo spazio, e spesso sono intervallate da sequenze d'azione, la storia d'amore con la Bellucci che per fortuna dura 5 minuti forse era da eliminare totalmente se non fosse stata utile alla trama, tra i punti più bassi della storia di 007, quella con la Seydoux è di una piattezza unica, se ne poteva fare a meno, ma senza gnocca, che Bond sarebbe?
Menzione speciale per la splendida scena di tortura da parte di Waltz a Craig, non di chissà quale genialità ma estremamente efficace e capace di far battere il cuore e inorridire allo stesso tempo, anche questa girata ottimamente tralaltro.
Finale un po troppo scontato, un po troppo convenzionale, un po troppo basato sulla casualità e sulla fortuna, basti vedere quando mancano pochi secondi all'esplosione e James e l'amata si buttano da un piano altissimo e finiscono sulla rete, che guardacaso si rompe solo in due punti precisi facendoli scendere agevolmente, banalità, ma perdonabile.

Alla fine, secondo me è un buonissimo film di spionaggio moderno, perfetto per intrattenere e divertire, nella nuova quadrilogia lo metterei un gradino sotto Casino Royale, mezzo gradino sotto Skyfall e un po sopra Quantum of solace che rimane forse il più anonimo di questa "saga moderna".