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007 SPECTRE regia di Sam Mendes

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marcogiannelli     6½ / 10  07/04/2020 14:12:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Contiene Spoiler.
Probabilmente un film che Mendes non voleva girare. E' evidente sia dalle sue parole, sia dal fatto che inizialmente avesse rifiutato. Perché se Skyfall aveva tutte le peculiarità di un film di una saga affidato ad un autore, Spectre risente di una poca minuziosità che solitamente non appartiene al buon Sam. Incide sicuramente anche il fatto che molta manovalanza sia cambiata (vedi Deakins). Però registicamente, seppur sia inferiore a Skyfall, non si può dire granché, soprattutto perché Mendes ha gusto per l'inquadratura, per la composizione delle immagini e per i colori.
E' sicuramente il quarto film che risente di questa nuova stilizzazione di un personaggio più attinente alla realtà rispetto ad un tempo, meno fumettoso, più problematico, con un' analisi introspettiva prima mai tentata. Però qui si interrompe il discorso intrapreso in Skyfall sulla vecchiaia, sulla inadeguatezza (forse) del personaggio. Qui Bond sembra completamente ristabilito, sembra non avere sfaccettature se non quelle da macchina da guerra.
Dopo un incipit non male in Messico e dei bei titoli di testa vediamo il perché Bond si trovasse lì. E quello che ne consegue, a mio avviso, non ha senso. Perché Bond non averte il nuovo capo del suo dipartimento quale fosse l'ultimo incarico di M.? Perché agisce senza dar peso a quello che potrebbe scatenare? Una serie di scene ci portano ad una fase lenta e non appassionante a metà del film.
Mallory (sempre interpretato dall'ottimo Fiennes) segue la crescita cominciata nello scorso film, in modo assolutamente coerente. Si ritrova in una posizione che la vecchia M. non aveva affrontato e pian piano capisce l'importanza dei ruoli nell'ambiente spionistico.
La Spectre diventa la casa madre di tutte le organizzazioni segrete, una setta di uomini potenti che ingloba tutti i precedenti villain. Ma se la scena della riunione crea la suspance "da Eyes Wide Shut", le successive spiegazioni porteranno ad identificare l'organizzazione come le precedenti, una perdita ingente ai fini della narrazione.
Così come si perderanno i personaggi in questo groviglio. C. è solo accennato, Mr. White ce lo portiamo dietro da Casinò Royale ma non abbiamo mai un approfondimento su di lui. Batista come scagnozzo funziona ed ha un ruolo da caratterista che ci sta, con tre scene d'azione tutto sommato riuscite (specie quella sul treno).
Assurda la scena della Bellucci che, dopo aver subito la perdita del marito (oltretutto per mano di Bond) ed essendo in pericolo di vita pensa alla ripassatina. Un personaggio di così tanto passaggio che si poteva tagliare (specie se alla fine è solo carne da macello).
L'altra Bond Girl, che assume un ruolo preponderante, è la Madeleine di Lea Seyoux con cui Bond instaura subito un rapporto diverso dalle altre. Nel caso di Vesper si capiva subito cosa affascinasse l'agente segreto, e non parlo solo di livelli estetici completamente diversi, quanto di una personalità respingente e forte. Qui in realtà non riusciamo a capire cosa faccia scattare la scintilla a Bond.
Un altro personaggio discutibile è il Franz Oberhauser di Christoph Waltz. Ecco, io adoro l'attore, ma a parte la scelta del timing della comparsa, viene sfruttato come uomo cardine di questa mega società a delinquere senza mai far vedere qualcosa di impressionante nella capacità di fuoco. Il rapporto che ha con Bond non funziona sia perché effettivamente non serve a nulla, sia perché non funziona rispetto a quello che vediamo in scena. Non vediamo mai un Bond dubbioso, non vediamo mai che si faccia cenno a quella storia, non vediamo mai qualcosa che incida veramente nella storia. E poi, Dio santo, come viene truccato dopo l'incidente?
Il finale mi è sembrato da classico action in cui riprendi uno dei 648 film e lo fai uguale, con le stesse dinamiche.
Per essere uno dei film più costosi della storia è puramente un compitino. Sicuramente da tagliare e da scrivere meglio.
Abbiamo avuto l'ennesimo addio del nostro 007 al mondo delle spie. Certo, erano sicuri che Craig non volesse più recitare come James Bond e gli avevano dato un finale, ma ora c'è un altro film. Chissà come ne usciranno in No Time to Die.