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RIFLESSI IN UN OCCHIO D'ORO regia di John Huston

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  18/08/2006 23:23:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se il ruolo del maggiore Penderton fosse andato, come previsto, a Montgomery Clift (scomparso prima delle riprese, a soli 46 anni) forse avremmo avuto una continuitā pure felice nei "riflessi" esistenziali dell'attore e nella sua vita tormentata. Ma il destino, purtroppo per lui, ha agito diversamente.
Nel caso di Brando, tuttavia, tutti concordano che l'esperienza di questo ruolo difficile e affascinante č riuscito a rimuovere anni di crisi professionale, minata da pellicole di dubbio valore e scelte non propriamente in linea con il suo talento.

In ogni caso, il film č une'ccellente adattamento di un'ottimo romanzo come quello della McCullers, affidato a un dispotico ma geniale regista come Huston e a una serie imprevedibile di attori e comprimari formidabili (Julie Harris, Brian Keith, Robert Forster).
Splendidamente fotografato, il film conserva l'atmosfera torbida del testo, reggendo nel tempo la simbologia (ma anche la seduzione nell'immaginario omosessuale) del soldato introverso mentre cavalca nudo nella notte...
al di lā di certi particolari ehm oleografici, il Penderton di Brando č assolutamente indimenticabile (10 con lode): trascina a fatica la sua proverbiale misoginia verso la moglie adultera, maschera abilmente la sua omosessualitā latente con l'ineffabile machismo del ruolo che porta (trucco svelato e apparentemente dissolto durante una lezione ai giovani soldati, quando scoppia in singhiozzi), frusta violentemente il "simbolo" animale del suo richiamo al desiderio proibito, accetta passivamente la punizione inflitta dalla moglie (una Taylor che, lo dico senza moralismi, č perfettamente integrata nella sua parte da sgualdrina impenitente).
Straordinario, e non credo che Clift avrebbe potuto fare di meglio, nei suoi tic di vanitā e narcisismo, quando spera invano di cogliere nell'oggetto(s) del suo desiderio l'invito a un incontro notturno.
Una prova e un film assolutamente magistrali.
Esordio di Richard Dreyfuss nel cinema, nei panni di un commilitone

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky  21/05/2011 22:27:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E di Harvey Keitel pure