morbillo 8½ / 10 07/08/2016 23:31:18 » Rispondi Nonostante la lentezza, questo film mi ha tenuto incollato allo schermo fino alla fine. Il significato è chiaro: l'odio che si potrae nel tempo, si insinua nei sentieri più reconditi della memoria come un serpente ancora pronto a colpire con il suo veleno letale. Con l'età e la malattia si può perdere la memoria, come succede al protagonista, ma certi ricordi non si possono cancellare, e soprattutto l'odio nelle forme più estreme si può ripercuotere anche a distanza di tantissimi anni, con tragiche conseguenze. Anche certe idee perverse, purtroppo, sono difficili da sradicare perfino fra chi a quegli orrori non ha assistito direttamente (basti vedere il poliziotto nazista). E poi il colpo di scena, davvero notevole. C'era solo un particolare che non mi tornava *?
molti ebrei furono reclutati sia nell'esercito che nelle SS, e molti si macchiarono di crimini contro i prigionieri nei campi di concentramento: http://www.disinformazione.it/esercito_ebreo_di_hitler.htm
Davvero meritevole, un film che sorprende e fa riflettere.
barebone 14/09/2016 12:56:04 » Rispondi Ehm... Fai un po' di confusione.
spoiler 1) Lui NON ERA ebreo, ma un ufficiale delle SS che dopo la fine della guerra si è SOLO finto ebreo per poter sfuggire alla giustizia.
spoiler 2) Non è esattamente così. Nelle SS è stato reclutato di tutto (dai mongoli agli ungheresi, agli italiani, ai bambini, etc etc..) ma gli ebrei proprio no. I "Sonderkommando" (credo che sia a questo che ti riferisci nella seconda parte del tuo commento) erano una cosa, ahimè, completamente diversa. Cerca pure su google, ma okkio che le fonti siano attendibili...