caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SICARIO regia di Denis Villeneuve

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
david briar     7 / 10  01/10/2015 01:11:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se non ci fossero stati Villeneuve alla regia e Deakins alla fotografia,ma discreti mestieranti,di un film come questo resterebbe poca traccia.Perché è in questi due grandi uomini di cinema che "Sicario" trova tutta la sua potenza espressiva,non in una scrittura talvolta sottotono e approssimativa,non negli occhi spaesati di una discreta Emily Blunt e nemmeno nella sicurezza del dimenticabile personaggio interpretato da un buon Josh Brolin.
Nel tentativo di far provare un certo spaesamento allo spettatore tramite la protagonista,il film nella prima parte si perde molto spesso,stimolando ben poco interesse verso qualcosa che ci sembra di conoscere già,abbozzando caratterizzazioni che potevano essere molto interessanti da sviluppare,ma invece abbozzate rimangono,e fanno inevitabilmente perdere forza ai personaggi e alla vicenda narrata.Chi ha detto che sarebbe facile immaginarsi Sicario come il primo episodio di una promettente serie televisiva di altissimo livello visivo ha centrato il punto,perché è intriso di quella fumosità nei personaggi tipica degli episodi-pilota,in cui si deve far intendere qualcosa senza dire troppo,perché ci sarà il tempo di dirlo in seguito.
Ma ecco che,dopo averci già visivamente deliziato svariate volte(penso alla fotografia chiara in contrasto con le figure vestite di nero,ma anche a una scena ad alta tensione in cui viene nuovamente sfruttato un altro contrasto umano,o alla scena nel traffico con una perfetta gestione dei tempi)nell'ultima parte "Sicario" assume finalmente una potenza espressiva incisiva,diretta,ma soprattutto memorabile anche nel dopo visione.Grazie alla freddezza affettuosa e "calda" di Del Toro(ma anche evocativa,sembra lo stesso di Traffic,solo che gli è andata peggio ed è arrivato a fare altre scelte)e nonostante i difetti e un coinvolgimento altalenante,le immagini del film, su momenti che altrimenti sarebbero assolutamente ordinari, lasciano il segno,e portano a riflettere su un pessimismo che lascia poco spazio alla speranza,senza però escluderla globalmente.
Magari un bambino,pur essendo già stato toccato indirettamente da questa guerriglia,può continuare a giocare a calcio con spensieratezza.Ma i "fuochi d'artificio" sono sempre li in agguato,ancora lontani forse,ma tangibili e incontrollabili..