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IL CASO SPOTLIGHT regia di Tom McCarthy

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Federico     9 / 10  20/01/2016 14:25:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non condivido affatto i commenti di chi mi ha preceduto ma, tant'è, avremo visto film differenti.
Forse anche chi ha pensato di farlo uscire in Italia col fuorviante titolo "il caso Spotlight" ha visto un altro film in quanto Spotlight non fa riferimento alla vicenda narrata nel film ma alla ristretta squadra di giornalisti del Boston Globe incaricata di creare approfonditi reportage su vicende ritenute meritevoli di essere portate all'attenzione del pubblico.
Il caso in questione è quello dei preti pedofili e della omertosa copertura da parte della Chiesa cattolica.
Guardando il film non si può non pensare al celebre capolavoro di Pakula, "tutti gli uomini del presidente" con cui ha, a mio modesto avviso, parecchio in comune.
Lo stile è quello documentaristico, i ritmi sono tutto sommato lenti ma la storia è spiegata bene ed è una storia importante per cui dico subito che mi auguro sia questo il film che verrà premiato dall'academy. E' un film che, anche per via dello stile, ci sembra parlare di una storia più vecchia di quella che è il realtà (uscita sul Globe a inizio 2002) perché comunque fa riferimento ad abusi iniziati molti anni prima e, pertanto, pur essendo ormai nell'era di internet i giornalisti dovranno fare molte ricerche utilizzando materiale cartaceo come, ad esempio, vecchi articoli di giornale. E' stato un lavoro encomiabile e coraggioso quello dello "spotlight" (giustamente premiato col Pulitzer) che si è dovuto scontrare contro tentativi di insabbiamento da parte della Chiesa nonché con naturali difficoltà a reperire testimonianze da parte delle vittime degli abusi (nel frattempo magari diventati padri di famiglia e pertanto piuttosto restii a rendere testimonianza vedendo magari il proprio nome divulgato al pubblico).
E' un film che trovo affascinante, tratta con garbo una vicenda tanto scabrosa.

Spero di non leggere ulteriori commenti di gente che definisce il film "lento" perché allora è meglio in partenza che cerchino un tipo di cinema diverso. In sintesi per me è un film molto buono e che dovrebbe essere visto da tutti (coloro che hanno qualche neurone in più rispetto a ciò che serve per vedere un "quo vado?", per citarne uno).
Federico  20/01/2016 14:28:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vabè, l'ho visto in rete in lingua originale con sottotitoli in italiano. E' un film che non richiede necessariamente il grande schermo per essere apprezzato appieno. Poi se uno ha la pazienza di aspettare l'uscita in Italia tanto meglio. Forse qualcuno l'avrà visto l'anno scorso al festival di Venezia..
Rollo Tommasi  19/02/2016 10:23:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non si discute la fattura del film, la scenggiatura e la recitazione, ma il merito: era davvero necessario dargli quel taglio così asettico e freddo, era così urgente per il regista affrontare una vicenda tanto scabrosa dall'esterno attraverso gli occhi di una redazione giornalistica ? Mi sa di operazione "rispetto" e discrezione più verso i carnefici che verso le vittime.
A sua volta, ritengo che il film cada nel circolo vizioso dell'omertà narrativa, una pilatesca posizione che non condivido. Io lo avrei girato in modo più ficcante!
Ma de gustibus..
Federico  22/02/2016 09:21:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
esatto, de gustibus...

non so se era urgente trattare la vicenda attraverso gli occhi della redazione giornalistica ma è proprio grazie alla redazione giornalistica che questa vicenda, pur sotto gli occhi di tutti, è venuta alla luce in modo così dirompente.

Il film ci dice che questo reportage è venuto alla luce in modo, diciamo, sofferto e quindi è stato dato al film un taglio volutamente "asettico" così da lasciare lo spettatore con delle domande aperte, soprattutto sulla responsabilità morale dell'intera società di fronte a certi fatti.

Per me il miglior film dell'anno ma capisco perfettamente che non è un'opera che incontrerà l'apprezzamento totale da parte del pubblico.
marcogiannelli  21/01/2016 22:45:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sei stato un pò offensivo direi, anche perché di film ne ho visti tanti e non mi sento di "capirne" meno di te
diciamo che anche tu ti sei soffermato molto sui pregi, e io molto sui difetti, ma se leggi il mio commento e non ti fermi al puro voto, potrai capire che non disprezzo questa pellicola
Federico  22/01/2016 09:10:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non credo di essere stato offensivo e comunque non era mia intenzione. Non mi ritengo, anzi non sono, un intenditore di cinema ma solo un piccolo appassionato. Credo solo che dare 6 a questo film sia un po' ingeneroso, comunque la si veda. Poi ognuno ha i suoi gusti e l'importante è motivare come hai fatto tu. Di oggettivo non c'è nulla.
Rollo Tommasi  25/02/2016 10:10:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei piuttosto obiettivo con i film che recensisci, quindi non posso sforare oltre nella critica a Spotlight.
Tuttavia, io faccio sempre la controprova: lo avrei girato diversamente per essere cmq efficaci nel messaggio di denuncia (perchè se non è quello il messaggio, allora McCarthy ... ) ? Avrei scelto un cast più appropriato? Se la rispota è sì, allora il film scade un pò nella valutazione (gli ho dato 7,5 mica 5).
Steve Jobs, che vedo hai apprezzato, mi è sembrato superiore pur nella stessa idea di fondo di Spotlight. La differenza, forse, sta nella maggiore abilità di Daddy Boyle di dosare gli ingredienti!
Federico  25/02/2016 11:38:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Steve Jobs mi è piaciuto parecchio ma racconta tutt'altra storia per cui si sono sbizzarriti nei dialoghi (SJ fa la parte dello str..zo ma allo stesso tempo risulta divertentissimo), nelle musiche e in generale nella messa in scena. D'altronde SJ è stato un RE del marketing e quindi il tutto risulta, diciamo, appropriato.
In Spotlight si è invece fatto un lavoro per sottrazione e quindi il lavoro è sicuramente più difficile.
Insomma, è un po' come quando si tratta di cucinare. Chi è veramente bravo fa ottimi piatti in modo semplice, senza dover aggiungere chissà quali aromi, spezie e quant'altro.
Io la vedo così, per questo vedo Spotlight un po' superiore ai comunque buoni film in circolazione nel periodo.