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THE DANISH GIRL regia di Tom Hooper

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  22/02/2016 14:34:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film e' bello, bellissimo ma gli manca qualcosa. Hopper gira in sostanza un film accademico - e un tantino stucchevole specialmente domina il gusto retro' del film in costume - emozionante ma troppo adagiato sull'estetica dello Sguardo e privo in sostanza proprio del fortissimo disagio corporale del/lla protagonista. Salvo la sequenza dello specchio, dove Einer nudo sembra rinnegare la sua fisicita' e i suoi attributi maschili, per il resto sembra che a Hopper interessi piu' la vena sentimentale della vicenda che quella, primaria, della Scienza. Tuttavia il film merita di essere visto perche' si addentra in una spirale Esistenziale-romantica che deve molto alla letteratura europea di quel periodo, e non so quanto sia intenzionale, Se poi esistono ancora persone in grado di ironizzare sulla disperazione della ricerca di un'altra Identita' va sicuramente visto e apprezzato. Anche se Hopper predilige troppo il melo' classico, mi sembra che sul tema delle difficolta' sociali rispetto alla norma vigente lo splendido "il discorso del Re" riuscisse ad essere piu' penetrante a raccontare un tormento interiore, seppur diverso da questo.
Il merito di Danish girl e' negli interpreti principali, anche se Lily diventa un'eroina immaginaria Vs. Voluta, cercata in grado di rappresentare narcisisticamente i vezzi artistici di Garda e dei suoi ritratti. Il film vorrebbe essere contemporaneamente un film sull'identita' sessuale e sull'emancipazione femminile (Gerda pittrice) ma un po' troppo altezzoso e rigoroso per scavare dentro queste due specie diverse di aspettative. Ribadisco comunque un 7 con riserve, perche' e' da film come questo che si impara a conoscere le strane leggi della natura umana, o a rispettarle, quantomeno