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SOPRAVVISSUTI regia di Craig Zobel

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  14/04/2016 11:39:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una valle incantata, una sorta di paradiso risparmiato dalle radiazioni nell'ambito di un contesto mondiale degno della peggior apocalisse. In questo posto rigoglioso e ancora fertile, scampato al disastro globale, vive insieme al suo cane la giovane Ann, determinata e solitaria, almeno finchè non si imbatte in John. Sopravvissuto come lei, accolto un po' per bisogno di compagnia e aiuto, un po' perchè aiutare il prossimo è dovere di ogni buon cristiano.
Si dipana molto bene questa parte di incontro e conoscenza, in cui due individui parecchio distanti - contadina lei, ingegnere militare lui- trovano una dimensione di aiuto reciproco e felice convivenza. Craig Zobel, già abile a tratteggiare il tormento personale nell'intenso "Compliance", estrapola il meglio dai suoi personaggi, delineando con forza imbarazzi, dolcezze, disperazioni e incomprensioni. Spiccano emozioni trattenute e accettazione silente per evitare dannosi contrasti. Gesti e sussurri si amalgamano con armonia, nonostante quell'aspetto religioso impossibile da comprendere per John, fonte invece per la sua inattesa compagna di speranza e giustificazione alle proprie pene.
L'arrivo del terzo incomodo, un altro disperato, forse semplicemente un po' sbruffone, o forse pericoloso e pronto a depredare quel poco di felicità residua rende più prevedibile il lavoro di Zobel. Ann diventa oggetto del contendere in uno script che si fa più grossolano, all'interno del quale convince lo spaesamento della ragazza un po' meno il subdolo gioco al massacro tra i due galletti del pollaio.
Film interessante, con sporadiche sbavature inerenti alcuni dialoghi non proprio necessari ed una seconda parte in cui il fascino dell'imprevedibile viene smorzato da dinamiche più facilmente accessibili; resta un buon lavoro, felice nell'individuare l'intimo fardello di ognuno dei protagonisti, in particolare modo quello di Ann e John, definiti molto bene e resi credibili dalle sofferte interpretazioni di Margot Robbie e Chiwetel Ejiofor.