tylerdurden73 6 / 10 01/09/2015 11:24:55 » Rispondi Nessuna orda di zombie affamati, i non morti, o meglio, gli appestati (come definiti nel film), sono una minaccia raramente visibile nel depresso outback australiano. La storia ha come fulcro le vicissitudini di un gruppo di sopravvissuti alla misteriosa epidemia che ha falcidiato l'umanità. Si tira a campare in una sorta di capannone in lamiera mentre a fornire preoccupazione, più che i morsi degli infetti, sono le dinamiche venutesi a creare tra i rifugiati. Il duo registico Kozakis & Ouzas, di presumibile origine ellenica, costruisce un orrore scaturito direttamente dall' autoconservazione della specie, legata strettamente a quella natura umana che in condizioni disperate eleva la propria salvezza al di sopra di ogni cosa, pur contravvenendo ogni principio morale. La protagonista -Evie- è l'unico elemento in grado di comprendere che la salvezza passa per la coesione e l'unione d'intenti, ma è solo una goccia nel mare della disperazione, un'anima candida in un mondo imbruttito all'inverosimile. La messa in scena è scarna ma efficace con qualche buon momento tensivo e sparuti spargimenti di sangue, il problema maggiore risiede nella scrittura immatura ed ingenua (di Ouzas), con personaggi poco convincenti e altri utilizzati come meri espedienti per alimentare una narrazione altrimenti senza sbocchi. Il finale non convince per nulla. Seppur parecchio stiracchiata la sufficienza ci può stare.