martina74 7½ / 10 12/09/2006 19:10:24 » Rispondi Asciutto, privo di orpelli, senza la minima ombra di manierismo e volutamente univoco (viviamo il racconto in prima persona, seguendo come un'ombra il protagonista, pur senza comprenderne fino alla fine i reali pensieri), "Il figlio" è un lavoro che di certo si fa ricordare. E fa riflettere sul senso della perdita, del perdono, della solitudine e della disgregazione familiare che spesso sfocia da un lutto. Lo fa in maniera del tutto anticonvenzionale rispetto al cinema propriamente detto, rimanendo di certo un prodotto di nicchia, riservato a chi ha voglia di calarsi per quasi due ore in un'esperienza che ha qualcosa in comune con Dogma, eppure non ne condivide la sperimentazione esasperata e l'autocompiacimento.