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NOTTING HILL regia di Roger Michell

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stratoZ     5 / 10  13/10/2023 12:43:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Commediola romantica alquanto banale e prevedibile, troppo accondiscendente con i sentimenti e poco con l'artisticità, "Notting Hill" è una perfetta macchina da botteghino che sfrutta e strizza gli archetipi di un genere già inflazionato.

Già il primo incontro in libreria col successivo incidente dello sbadatello che rovescia il caffè sulla diva di turno è quanto di meno originale si possa realizzare. Il successivo sviluppo della trama si assesta su binari molto convenzionali fatti dei soliti su e giù che una coppia può vivere, un po' accentuati dalle posizioni socio economiche agli antipodi dei protagonisti, è qui che la Roberts ci regala un personaggio poco carismatico e dalla recitazione impostata, Grant invece se la cava meglio ma di certo non è una delle sue migliori interpretazioni, anzi, quegli occhi da pesce lesso a lungo andare hanno incominciato ad infastidirmi.

Per distacco il personaggio migliore del film è Spike, il coinquilino maledetto, nullafacente, sporco, stupido, eppure è la spalla comica che regala i migliori momenti nel corso della - troppo - lunga durata, anche se stiamo parlando comunque di un personaggio che eredita molto dalla commedia british anni 90', pensateci un attimo ci sarebbe stato discretamente in film come "Full monty", "Four weddings and a funeral", "A fish called Wanda" e compagnia bella. Non originalissimo neanche lui, ma esilarante, quello sì.

Per il resto l'unico aspetto che apprezzo del film è il suo non esagerare col miele, o comunque non farlo sempre, poi certo Mitchell nel finale si scatena con quel montaggio veloce in flash fordard in cui mi stavano venendo i brividi e anche un po' l'ansia ma ok dai, è brutto ma per fortuna dura poco, per il resto le sequenze troppo al miele vengono interrotte da Spike o dal cliente stupido della libreria, siano santificati.

In definitiva "Notting Hill" - che mi ha ricordato "Roman Holidays" con una protagonista molto meno carismatica - non aggiunge granché se non una trama telefonata, con anche qualche colpo di scena discretamente banale e riflessioni sulla celebrità e lo status già viste e straviste, critiche poco velate ai media e of course una storia d'amore che potremmo definire alquanto forzata - per non dire fantasy - caratteri stereotipati, tra Grant ormai disilluso dalle storie d'amore finite male e la Roberts reginetta del cinema che però non trova nessuno che l'apprezzi per quello che è. Insomma una commedia romantica un po' insipida e anche troppo lunga per i contenuti che propone.