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SOMNIA regia di Mike Flanagan

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  11/01/2017 10:51:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Jessie e Mark sono una coppia costretta ad affrontare il più doloroso dei lutti per un genitore. La possibile adozione del dolce Cody (ovvero il bravo e predestinato Jacob Tremblay, vi ricordate "Room"?) è il viatico per trovare un po' di pace. Il bambino viene da un passato doloroso, con madre defunta e famiglie affidatarie con le quali non ha legato per motivi misteriosi.
Senza troppi tentennamenti Mike Flanagan spara subito le sue cartucce per quello che più che un horror appare come un fantasy dove il male non è gratuito, bensì prodotto dal dolore filtrato attraverso ingenui occhi infantili. Le spiegazioni del caso sono logicamente affidate ad un epilogo tirato per le lunghe e non proprio centrato per eccesso di sentimentalismo spiccio, mentre i sogni si materializzano nella realtà, e con loro gli incubi. Tra questi c'è una creatura prodotta dalla mente di un bimbo, quindi un po' grezza ma efficace nella sua sembianza tenebrosa, un essere pericoloso capace da far svanire nel nulla le persone.
Per sconfiggerlo viene imbastito un percorso di elaborazione del lutto in bilico tra momenti efficaci e qualche banalità di troppo. Vengono in mente "Nightmare" e sul finale le crisalidi di "Alien", ma pure un vecchio Dylan Dog intitolato "Ombre". Peccato per la banale contrapposizione genitoriale che fa il paio con la ridicola acconciatura di Thomas Jane, per il resto un onesto film pilotato verso l'inevitabile riconciliazione col passato e con i mostri che albergano all'interno di esso.