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SOMNIA regia di Mike Flanagan

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ferzbox     5½ / 10  02/06/2016 15:03:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La sinossi mi aveva incuriosito; dello stesso regista avevo già visto "Oculus" che non mi era saputo male, quindi mi sono buttato nella visione di "Somnia" con la speranza di vedere un horror portato nelle nostre sale tra i pochi validi o accettabili.
Devo dire che l'idea è abbastanza originale,assolutamente estranea a "Nightmare" come molti potrebbero credere, se non per l'interazione tra sogno e realtà, ma in questo caso visto in modo del tutto differente; forse più onirico e favolesco che orrorifico quanto nella saga di Freddy Krueger, quindi una cosa che probabilmente mi ha spiazzato sul serio è stata l'identità del film, travestito da pellicola horror patinata ma in realtà molto più sentimentale e malinconico di quanto si possa pensare.
Ed ecco qual'è il vero problema che non mi ha fatto completamente apprezzare il film; lo stesso problema che riscontrai su "Oculus" tra l'altro, però in questo caso ancora più incisivo di quanto non lo fosse sul lavoro precedente; il regista Mike Flanagan adotta una tecnica furba quanto "truffaldina" , cercando di attirare pubblico utilizzando i clichè horrorifici commerciali tanto di moda oggi per raccontare qualcosa che con l'horror commerciale di oggi centrerebbe ben poco, evitando inutili rischi (come fu per "Babadook" ) e puntando su qualcosa che potesse illudere lo spettatore di vedere un prodotto ricercato.
Infatti la presenza dei "Jumpscare" era inevitabile, il profilo dei personaggi come sempre plasticoso, quanto la fotografia, la regia e gli effetti speciali; insomma una storia che in realtà avrebbe potuto essere realmente interessante, rovinata dai soliti cannovacci prestampati.
Personalmente l'ho trovato un film che, per quanto curioso ed originale nel suo concept, non riusciva a mostrare le sue reali potenzialità.
Non si può stare con due piedi in una staffa; quando si racconta una storia bisogna seguire un percorso preciso; se si decide di unire più generi si può fare, ma sempre rispettando un certo stile e dando un senso alla cosa, altrimenti è semplicemente un pastrocchio pensato per far soldi al botteghino.
Non sono molto contento di questo regista, anzi direi che sono addirittura arrabbiato perchè risulta irritante vedere delle potenzialità come queste soffocate dalle richieste del merchandising......a questo punto preferisco chi rimane nell'angolo e produce lavori di nicchia, piuttosto che un ibrido paraculò come questo...
Peccato....