tylerdurden73 5 / 10 09/02/2016 11:52:25 » Rispondi A San Lupo, piccolo borgo del Beneventano, i bambini hanno cominciato a sparire nel nulla. La gente ritiene che la Janara, una donna presunta strega giustiziata molti anni prima, sia tornata per vendicarsi. Marta, originaria di quei luoghi, e il marito Alessandro, giunti in paese per ragioni famigliari, si troveranno direttamente coinvolti nel mistero. La pellicola mostra fin da subito preoccupanti scricchiolii a causa di una sceneggiatura decisamente farraginosa e caotica. Dialoghi, atteggiamenti e colpi di scena sono spesso inficiati da una forte ingenuità di fondo, mentre la natura di alcuni personaggi è eccessivamente contraddittoria. L'ambiguità che si vorrebbe raggiungere crolla al cospetto della pochezza di caratterizzazioni semplicistiche. L'idea di fondo però non è male, come l'abilità nella messa in scena e l'utilizzo di un' effettistica sonora piuttosto inquietante. Purtroppo la tensione non fa quasi mai capolino, mentre la recitazione è da ritenersi all'altezza nonostante alcuni personaggi vadano troppo spesso sopra le righe (su tutti la zia, Rosaria De Cicco). Il finale è privo del giusto pathos, un po' meglio l'appendice visibile durante i titoli di coda. Da premiarsi il desiderio di affiliarsi a certo horror rurale in cui la superstizione si fonde con il moderno, sino a produrre uno spaccato in cui ignoranza e paura producono un mix molto pericoloso. Purtroppo la pellicola manca di equilibrio e scade a volte in involontarie ridicolaggini; il parroco -dall'improbabile accento anglofono- più adatto ad un comizio che a un sermone, il make up della strega, i comportamenti forzatamente aggressivi dei locali. E si potrebbe continuare a lungo. Troppe le situazioni "sbagliate", che riducono "Janara" a un onesto prodotto di genere.