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ZERO BAGGET regia di Michele Coppini

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The Gaunt     7½ / 10  18/07/2015 20:23:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'argomento in sè non è nuovo, ma la forma è indubbiamente interessante perchè rende l'idea di precariato. Un precariato pressochè totale del suo protagonista: un lavoro a tempo determinato prossimo alla scadenza, degli studi alla scuola cinematografica alle spalle, idee da proporre ai produttori che seppur interessati in una certa misura, poi alla fine dei conti è una barriera insormontabile. L'unica cosa sicura sono i mezzi a disposizione, cioé un cellulare e i soldi in tasca per fare il film, cioé zero. Le nuove tecnologie danno questa possibilità e allora piuttosto che non fare niente, esprimere un disagio con i pochi mezzi che hanno. Anche se il tono utilizzato è comico e divertente tuttavia il retrogusto è amaro. Una visione che cerca di spaziare il più possibile, offrendo comunque una visuale dal "basso" con numerosi riflessioni interessanti e diversi spunti su cui ragionare, il che rende questo esperimento nient'affato fine a sè stesso, ma con un fine ben preciso. Cercare di smuovere le acque.