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LA TERRA DEI MORTI VIVENTI regia di George A. Romero

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wuwazz     6 / 10  20/07/2005 00:56:05 » Rispondi
Della serie "TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE"... Con questo film Romero ha voluto sfidare se stesso e tutta una nuova generazione, ma ha perso clamorosamente (cosa che era abbastanza scontata). Il vecchio George con questo film mostra tutti i suoi limiti da regista dimostrando di non essere un fenomeno, ma soprattutto dimostrando di essere stato surclassato (addirittura nel genere da lui creato!!) da altri registi (28 giorni dopo oppure l'alba dei morti viventi....). Sono inoltre state aggiunte delle nuove idee piuttosto ridicole che non aiutano di certo a non rendere monotona 1 ora e mezzo di film....



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Certo, Romero E' STATO un grande regista, ha lanciato un genere, e ai suoi tempi non c'erano nemmeno termini di paragone: la notte dei morti viventi e zombi erano unici nel loro genere e quindi George sembrava un genio anche alla regia.... Ma guardando questo film ci si rende conto che purtroppo Rom non è niente di speciale... E' un regista da metà classifica, quasi in zona retrocessione che "non è in grado di reggere il presente" e ha voluto confrontarsi (cosa comunque ammirevole perchè poteva benissimo morire da "mito del cinema") con le nuove generazioni, ma ormai purtroppo non ha più niente da insegnare... I suoi concetti di denuncia sono più o meno sempre gli stessi e i suoi 4 film sugli zombi sono più o meno tutti uguali per quello che riguarda la trama (cmq il primo e quest'ultimo sono i migliori).
Parliamo un pò degli attori: Asia Argento fa veramente pietà sia come attrice sia come doppiatrice di se stessa... è un mistero (o forse no..............) come abbia potuto sfondare............ Gli altri attori più o meno se la cavicchiano... Ma non siamo di fronte a niente di eccezionale, e cmq il genere non richiede una particolare bravura nella recitazione.
Insomma questo film non è assolutamente un buco nell'acqua: è il solito romero, che però il nostro cervello rivaluta inserendolo in un contesto odierno e infine fa scattare inevitabilmente la delusione (anche a livello inconscio)... Questo film NON E' ASSOLUTAMENTE UN CAPOLAVORO, è un film sopportabile di un genere e di un regista che hanno più o meno la stessa età e che hanno ormai fatto il loro tempo ;a meno che in futuro non arrivi un Tarantino del genere horror-splatter e rivoluzioni completamente il genere.