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THE KINGDOM - IL REGNO regia di Lars von Trier

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Invia una mail all'autore del commento martedi     3½ / 10  28/05/2012 13:05:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ho sempre sostenuto che la critica cinematografica (come ogni tipo di critica) sia quanto di più deleterio possa capitare ad un'arte, in questo caso il cinema, e a chi ne usufruisce, la ama, la studia. crea pericolosi universi paralleli e realtà alternative dove il gusto della gente viene plasmato, piegato, anche il gusto di persone che si ritengono "difficili da influenzare". a fronte di registi che han fatto la storia del cinema, e quasi per dispetto hanno avuto pochissimi riconoscimenti (vedi oscar, per quel che vale), se non quasi a fine carriera, magari per uno dei loro film più brutti (scorsese & the departed, dice niente?), dicevo a fronte di questi, ogni tot anni nasce un regista che diventa nel giro di un paio di film, a volte anche meno, un "cocco di mamma". a questo tutto è concesso, tutto può dire, tutto può fare. quasi ogni suo film viene salutato come un capolavoro, eppure ai suoi fan piace pensare che sia un genio incompreso. non capisci i suoi film? colpa tua. non li trovi capolavori? torna a vedere i tuoi cinepanettoni! ti azzardi a votarlo meno di 8-9-10? sei un provocatore. la realtà alternativa di cui dicevo prima. bisogna per forza incensarlo, sennò è ovvio, non capisci un ca**o. prima di vedere "il regno" avevo letto qualcosina su internet, giusto per farmi un'idea. un capolavoro (ma no?? davvero?), raccapricciante, uno dei film più spaventosi che abbia mai visto, non ho dormito per giorni, disturbante. sinceramente mi aveva messo in allarme, perchè, non lo nascondo, non ho mai amato troppo gli horror in quanto - non mi vergogno di dirlo - sono una persona estramamente impressionabile e "spaventabile" per così dire. wow, penso, questo mi farà saltare dalla sedia. ci ero ricascato, avevo letto dei commenti di fans di un cocco di mamma. (c'è anche da dire che il tutto presenta risvolti divertenti, quando qualcuno che non apprezza il film si autoflagella pubblicamente con commenti tipo "scusate ma sono io che non lo capisco" "perdonate il mio voto ma non ci arrivo" "è sicuramente un ottimo prodotto e mi dispiace dare un voto basso"... universi paralleli). procedo alla visione.
nel migliore ospedale della danimarca..

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nel frattempo, nel migliore ospedale della danimarca..

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durante tutto questo, nel migliore ospedale della danimarca..

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nel frattempo, sempre in questo ospedale..

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e ovviamente, a condire il tutto, nel migliore ospedale della danimarca..

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morale della favola: le atmosfere "disturbanti" son tutto tranne che disturbanti, non sono saltato dalla sedia nemmeno mezza volta, non ho visto niente di minimamente horror o inquietante e su tutto, l'umorismo involontario regna sovrano. ecco spiegato il titolo. il regno come qui regna l'umorismo involontario di una serie che vuol disperatamente essere la twin peaks all'europea, ma... fallisce clamorosamente. sia chiaro, tutto quanto sopra detto negli spoilers è effettivamente materiale comico, ma dato che si tratta di un cocco di mamma, come dicevo, fa tutto ovviamente parte del lato grottesco della serie, no? non l'avevate capito? e vabbè, allora tornatevene a vedere i film dei vanzina, no?
unici (pochissimi) lati positivi: il professore svedese e le sue tirate sulla danimarca, sul tetto dell'ospedale, la chiusura del cocco bello che con la testa mozzata in mano ci ricorda di "usare la testa", e ovviamente la visita del ministro, dove in 10 minuti succede il finimondo.
elio91  28/05/2012 13:26:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In realtà lo si può benissimo trovare disturbante. è tutta una questione di diverse sensibilità.
Non capisco però questo pararsi il sedere a priori, come se dovessero arrivare adesso critiche da tutte le parti.
Quella che ti posso muovere io è che paragonare Von Trier ad altri autori amati dalla critica significa avere poco chiaro in mente il loro percorso: per quel che ne so Von Trier è uno che la critica la spacca a metà, spesso fischiato e ridicolizzato o almeno ci provano.
Ma su The Kingdom in linea di massima sono d'accordo per quanto riguarda l'essere sopravvalutato, neanche a me ha entusiasmato tantissimo e paragonarlo a Twin Peaks è quanto di più azzardato si potesse fare.
Invia una mail all'autore del commento martedi  28/05/2012 15:52:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
scusami ho dimenticato un altro punto. il paragone con twin peaks non l'ho scritto io, ma lo si trova praticamente scritto ovunque, che sia giusto o meno non mi interessa, era solo un appunto. alla prossima, se vorrai rispondere. ciao.
Invia una mail all'autore del commento martedi  28/05/2012 15:47:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao elio, la maggior parte dei commenti che ho letto su "il regno", lo definivano disturbante, soprattutto per l'atmosfera. io, che come ho detto sono facilmente impressionabile, pensavo di trovarlo almeno un tantino disturbante, ma non è stato così. ripeto, secondo me vale l'idea generale, il "genio" fa un film horror, è davvero disturbante, guarda-non-ci-dormi-la-notte-proprio..

pararsi il sedere a priori? a cosa ti riferisci?

sono d'accordo che von trier la critica la spacchi a metà, ma è un dato di fatto che sia un cocco di mamma, come l'ho definito più di una volta. uno che può delirare sull'essere il più grande regista vivente, a cui risponde alle domande con "posso capire hitler" dopo aver detto che avrebbe desiderato essere ebreo (con imbarazzo generale dei suoi attori e collaboratori, c'è un video su youtube se lo trovi ancora) eppure continua ad essere preso in considerazione seriamente, opportunità che ad altri non sarebbe stata concessa.

cmq grazie del commento, mi fa piacere leggerne uno che non parte con gli insulti ahha


elio91  28/05/2012 19:05:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sul pararsi il sedere a priori mi riferivo agli attacchi ai critici o a chi in teoria ti avrebbe insultato, credo tu abbia sbagliato film e regista per fare questa precisazione.
Su Von Trier sono obiettivo: a me piace molto, lo ritengo un grandissimo artista ma ciò non significa che tutto quello che ha fatto mi piace. Ad esempio trovo Epidemic una delle cose più brutte che abbia mai visto, Idioti non mi è andato giù, The Kingdom mi ha deluso molto.
Però gli va dato atto di essere un autore tra i più radicali ed originali del cinema odierno, che lo si odi o lo si ami: io ti consiglio di guardare tra i suoi vecchi lavori "Medea" che mi piacque davvero tanto. Quanto al resto credo tu possa scegliere da solo, ci sono anche film straordinari come Le onde del destino, Dancer in the Dark o il controverso Antichrist, Melancholia...
Che possono anche non piacere e questo è ovvio.

Poi sulle sparate narcisiste di Von Trier sono stati dei cretini quelli di Cannes a prenderlo su serio; voleva attenzione su di sé e l'ha avuta, ma è assurdo che un regista che ha fatto qualche anno prima un filmone contro la pena di morte (ma non solo) si definisca con tale epiteto. Voleva fare la battutona ad effetto e gli è uscita una scemenza. Ma questo narcisismo assoluto è proprio di tante personalità artistiche, guarda Salvador Dalì: possono essere esseri umani disgustosi e grandissimi artisti, come diceva Orwell. Io non azzardo alcun giudizio sull'uomo, non mi interessa neanche ciò che dice in linea di massima e non mi tocca. Mi piacciono molti suoi film, questo si.

Tornando alla questione del cocco di mamma, io non sono assolutamente d'accordo proprio per quanto elencato sopra. Von Trier è odiato da molti proprio per questi suoi deliri onnipotenti ma se le sue opere dovessero parlare per lui, rimane una delle poche personalità europee che fanno un cinema di altissimo livello e soprattutto autoriale. Che non piaccia, questo è un altro paio di maniche; rinnovo l'invito a vedere Medea e Le Onde del destino se non l'hai già fatto (specie il secondo), se non ti piacciono lascialo perdere.


Ah, e sono d'accordo anche sul resto, The Kingdom non fa paura per nulla ma sulle atmosfere stupende non posso che confermare. Più che altro a me ha fatto ridere, è grottesco. Ma la pelle d'oca proprio no...
Invia una mail all'autore del commento martedi  28/05/2012 22:05:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
guarda elio, non mi paravo il **** troppo sul serio, cercavo di essere un po' leggero, se questa mia leggerezza non è venuta fuori, mi dispiace ma non è un dramma. filmscoop, come purtroppo tanti altri siti (youtube, imdb etc) è il posto ideale per gli insulti. uno pubblica un commento e i soliti ignoti giù a dargli addosso. non è un caso se l'ultimo commento da me postato (prima de "il regno") risalga a 5 anni fa.
frequento il sito e leggo spesso commenti altrui ma mi guardo bene dal commentarli, scusa il gioco di parole. qui va per la maggiore "e allora vattene a vedere i cinepanettoni" se poco poco "osi" dare un voto basso ad un film con una media alta. per quello mi sono "parato" per così dire, ovviamente scherzavo perchè questo non mi ha impedito di dare un voto basso, e al contrario di te, penso di non aver sbagliato film o regista. von trier è spesso considerato un genio, la sua media voti è parecchio alta. se avessi messo 2 ad un film con alvaro vitali nessuno avrebbe avuto da ridire, quindi ripeto, secondo me non ho sbagliato nè film nè regista. è proprio questa "categoria" quella più a rischio di contro commenti volgari e pesanti. ma basta cosi, inutile andar per le lunghe hehe.
di von trier ho visto anche le onde del destino, dogville, antichrist e mezzo idioti (impossibile finirlo, anche se lo faccio sempre). ne ho visti diversi per curiosità, cultura personale etc. credo valga sempre la pena di informarsi un po' di più. morale: l'unico che ho vagamente apprezzato è stato dogville. giusto un po', senza esagerare. le onde del destino lo considero sinceramente spazzatura, al pari (o forse peggio) de "il regno".
e se mi permetti di scherzare qui ci sta tutto un "scusatemi, chiedo perdono ma io non capisco il genio di von trier" ;)
elio91  29/05/2012 08:22:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lol, manon hai visto Medea. Ecco, forse è meglio che non lo vedi però...
Gabo Viola  28/09/2012 02:42:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Disturbante perchè non è un film horror creato appositamente per "fare paura". I momenti oscuri sono totalmente destrutturati ed inseriti quasi casualmente nel corpo della pellicola. Mi sembra un passo in avanti per tutto un genere ormai rin********to dietro a maschere di cuoio, sfregiati vari, serial killer che fanno orge di sangue ogni minuto. Credo che per qualcuno possa essere più disturbante l' idea di un medico che si fa trapiantare un fegato col sarcoma che un cane con gli occhi inniettati di sangue. Mi pare che ti sfugga a mio avviso il grande messaggio del film, ovvero la lotta tra una tecnologia e raziocinio cieco e un mondo spirituale che porta l' uomo e la sua introspettività prima del resto. L' ospedale, con le sue pedine bianche e nere, non è altro che il mondo in cui viviamo. AH giusto dovevi vedere un film horror del genio ma non ti ha fatto paura
Gabo Viola  28/09/2012 02:31:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Elio, ho il dvd di The Kingdom ed è lo stesso Von Trier a dire di essersi ispirato a Twin Peaks perchè ne rimase entusiasta. Al di là dei suoi propositi io questa affinità con TP la sento. Ad esempio la signora ceppo sembra un calco della shura"ipocondriaca" del Regno. Stilisticamente è diverso certo, la mdp a mano di Von Trier, col montaggo sghembo e un sonoro scarno Vs lo stile noir di Lynch e la mdp sempre salda sul carrello. La musica poi peculiare di Lynch che ricorda i mantra orientali (credo che sia un marchio di fabbrica di David poco notato in generale). Come disse una volta il padre di Miles Davis al figlioletto indicando un uccellino "senti figlio mio, questo si chiama MIMO perchè non ha mai trovato la sua voce, ma canta come ogni altro pettirosso del mondo". Diamo almeno a LVT il merito di avere una suo voce peculiare e di essere identificabile immediatamente. Poi si rientra nel gusto ed è difficile, forse la nostra più grande illusione, "smontare" quelli altrui. Credo che alcuni dei più grandi geni del secolo scorso guardassero divertiti magari una commedia all' italiana con pierino. Per me il regno è un capolavoro :)
scantia  28/05/2012 18:25:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Temo molto la tesi del tuo incipit perchè se si distrugge la categoria della critica a priori l'unica alternativa possibile nelle arti che fanno anche intrattenimento è l'agghiacciante concetto di "popolo sovrano" che finisce col giustificare i peggiori incubi mai prodotti in campo televisivo, musicale, cinematografico.
Molto meglio, al limite, prendersela con qualche critico e le sue paranoie (nel mio caso ad es. quell'incompetente di Giusti, o nel tuo caso chiunque abbia mai paragonato questa serie a Twin Peaks...) piuttosto che con La Critica come forma di espressione.
Detto questo, veniamo al film. Come detto non è un film ma una serie televisiva...e direi che questo potrebbe già bastare se la contestualizziamo nell'ambito dei prodotti televisivi, ma il sospetto è che ti sia lasciato condizionare dalle etichette: Horror!!!
Sicuro che la comicità sia involontaria? Sicuro che le leggerezze di sceneggiuatura siano errori casuali? Possibile che quel "usate la testa" abbia a che fare con tutto ciò? Il "cocco di mamma" come lo definisci tu credo perferirebbe farsi spellare vivo piuttosto che produrre qualcosa etichettabile in un genere.
A saper scegliere la critica giusta si possono anche imparare nozioni utili, ad esempio che Von Trier non va giudicato con occhio "ingegneristico".
Invia una mail all'autore del commento martedi  28/05/2012 22:33:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao scantia :)
guarda, i critici non li sopporto proprio. per carità, non dico che dovrebbe essere distrutta la categoria, se ne trovo uno per strada non lo metto sotto con l'auto, solo li ritengo un po'.. come gli insetti. mi fanno schifo, cerco di starne alla larga, ma come si suol dire "devono campare anche loro, no?"

a proposito del paragone con twin peaks, come ho già scritto più in basso l'ho letto un po' dappertutto, e per quanto non sia calzante devo ammettere che mooolto alla larga ci può stare: cittadina/nazione tranquilla, misteri che non si risolvono, inquietudine, personaggi che nascondono qualcosa.. insomma, capisci no? per quanto riguarda l'etichetta, ripeto, quasi chiunque ne parla come di un horror, certo un horror con parecchio umorismo e momenti leggeri, ma sempre di horror si tratta. con questi presupposti, io non mi aspetto di vedere un giallo o una commedia romantica, ma un horror :)

io, lo ammetto, sono estremamente razionale.. e quando guardo un film mi aspetto che sia perlomeno verosimile. ovvio però, questo non mi ferma dall'apprezzare cose come twin peaks o blade runner, piuttosto che indiana jones. però questo "regno" ha davvero troppi buchi nella sceneggiatura. davvero troppi, certe situazioni mi scatenavano una risata nervosa del tipo "gesù, davvero sto buttando 4-5 ore della mia vita nel ces.so per vedere sta baggianata?". la comicità volontaria di questa serie l'ho apprezzata.. quella involontaria, scusami, ma no :) e poi, mi sorge un dubbio.. ma siamo sicuri che se questa serie fosse stata girata in italia, magari da un neri parenti, avrebbe avuto gli stessi consensi? quanto di quel gridare al capolavoro è dato dal "lars von trier"? pensaci su ;)

per ultimo lascio il tuo primo punto. scusami ma proprio non mi va giù (e ti prego di non averne a male) chi parla sarcasticamente del "popolo sovrano". ne ho abbastanza di sto popolo sovrano che diventa all'occorrenza popolo bue o "italiota". ma di un po', scantia, te non fai parte del popolo sovrano? sei o non sei anche tu parte di una massa? o ti ergi ad altra categoria, magari di illuminati? quali incubi avrebbe giustificato questo popolo sovrano di cui, a sentirti parlare, tu non fai parte? i cesaroni, telemike, laura pausini? non ci sono al mondo milioni di fans di bob dylan, springsteen? quelli non sono una massa? per cento persone che vogliono il cinepanettone, ce ne sono cento che come me o te si guardano un film magari in bianco e nero del '50 perchè ne han sentito parlar bene, piuttosto che la serie televisiva firmata von trier. io preferisco di gran lunga il giudizio "popolare" piuttosto che quello di un critico che lo fa di mestiere. il giudizio popolare non ha nulla da invidiare a nessuno. guarda un po' la lista dei 25 film migliori su filmscoop. che ci trovi? film che più o meno sono universalmente conosciuti come capolavori. frutto di votazioni di un "cyber"-popolo sovrano ;)
mai visto manhattan di woody allen? finiva con "bisogna avere un po' di fiducia, sai, nella gente.." ;) alla prossima
scantia  29/05/2012 00:07:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sai qual è il punto? Che io non capisco nulla di calcio, non sono tifoso, quando vedo una partita mi sembra che undici persone si muovano a casaccio in cerca della palla e alla fine mi annoio.
Tuttavia di fronte a qualcuno che si intende di schemi, di tecnica e magari è un gran tifoso che guarda con passione, non parto dal presupposto che sia un demente venditore di fumo, al contrario, prendo atto del fatto che non accorgersi di certi elementi sia oggettivamente un mio limite.
La vita è troppo breve per essere esperti di tutto, avere "fiducia nella gente" significa anche mostrare un minimo di rispetto nei confronti di chi su un argomento ne sa più di noi: se esistono corsi universitari sulla teoria e la critica del cinema è perchè probabilmente la materia merita un approfondimento necessario per poter esprimere un giudizio attendibile, che forse non si può raggiungere semplicemente vedendo tanti DVD.
Ultima cosa: sì trovo deleterio il concetto di popolo sovrano perchè porta inevitabilmente ad un livellamento verso il basso, poichè non rappresenta il gusto di singoli individui ma ciò che "statisticamente" rende un prodotto fruibile alla maggior parte delle persone, non è un caso che come concetto nasca parallelamente alla trasformazione di varie forme d'arte in industria.
Si crea un circolo vizioso tra lo standard derivato da ricerche di marketing e gusto della gente che vi si uniforma, fino al punto che diventa impossibile stabilire quale delle due condizioni l'altro. Va da sè che ogni originalità, ogni deviazione dallo standard, ogni guizzo di genialità sia inevitabilmente sacrificato in nome di una necessaria uniformità al modello ritenuto vincente.
Adesso, sicuramente ci sono aspetti del quotidiano per i quali rientro nella categoria "popolo sovrano" ma se in altri ambiti posso far valere quel poco di cultura settoriale che ho avuto la fortuna di accumulare, sono ben felice di potermi chiamare fuori dallo schema e confrontarmi col giudizio di persone che ne sanno più di me.
Gabo Viola  28/09/2012 02:21:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bella disamina!