pier91 10 / 10 31/05/2012 19:50:04 » Rispondi Dreyer è la bellezza dimenticata dei primi piani, i "giganti muti", come vennero definiti all'inizio dagli spettatori più sdegnati. Se oggi un cinema di volti è difficile, poiché la contemplazione pura dell'immagine ha tempi che non tutti vogliono concedersi, allora era assolutamente sovversivo. Davvero stento a credere che qualcun altro, nella storia dell'arte tutta, sia riuscito ad imprimer al volto umano un'eloquenza così deflagrante, quasi mostruosa, tanto da risultare inedita anche per lo sguardo più navigato e stanco, quale è il nostro oggi.
Marco Iafrate 31/05/2012 22:14:44 » Rispondi Complimenti per le poche ma eloquenti parole su un regista che non mi stanco mai di definire "l'essenza del cinema". Se non lo hai fatto e se puoi, guardati tutti i suoi film e custodiscili nella memoria, sono un patrimonio.
pier91 01/06/2012 12:29:30 » Rispondi Questo è il primo film di Dreyer che vedo e già la tua definizione ("essenza del cinema") mi piace assai. Seguirò il tuo consiglio, grazie.