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LA PASSIONE DI GIOVANNA D'ARCO regia di Carl Theodor Dreyer

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DankoCardi     9 / 10  30/05/2023 23:11:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oggi che ricorre Santa Giovanna D'Arco ho deciso di vedere questo capolavoro. Niente battaglie o scene di guerra: il geniale Dreyer sceglie di narrare solo la parte finale della vita della cd pulzella di Orleans, ovvero il processo. Ma chi era Giovanna D'Arco, una santa mandata dal Signore oppure una povera pazza visionaria? Di sicuro, per come viene mostrata qui, una persona di fede disposta a rinunciare alla propria vita piuttosto che abiurare, dimostrando una fede immensa. Essa riesce a tenere testa ai suoi persecutori che tentano di metterla alle corde in tutti i modi, ma senza risultati. Pur esistendo già il sonoro si sceglie la strada del muto probabilmente per rende più claustrofobica una storia prettamente di inquisizione, quasi totalmente in ambienti chiusi dove tutte le inquadrature sono stretti primi piani ripresi dal basso che ci danno il senso che i personaggi incombano su di noi...come se fossimo noi gli inquisiti. Dreyer poi inserisce molti movimenti di macchina anche oscillatori, come un pendolo che si allontana e si avvicina al soggetto...tecnica per l'epoca a dir poco avveniristica. Ma tutto questo nel film non avrebbe avuto alcun fine se non ci fosse stata la stupefacente interpretazione della protagonista Reneè Falconetti, con il suo volto che domina la totalità delle inquadrature, a cui viene rasata la testa per rendere tutto più realistico (credo sia la prima volta nella storia del cinema che si vede una donna senza capelli) e che recita con gli occhi...mio Dio che cosa sono i suoi occhi! Personaggio davvero enigmatico la Falconetti, si dice che soffrisse davvero di disturbi psichici. Un film che unisce insieme tanti elementi come storia, fede, psicologia, pathos...