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YOUTH - LA GIOVINEZZA regia di Paolo Sorrentino

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  24/05/2015 22:56:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come una certa canzone, bella ma che si fa fatica a riascoltare, tanto e' triste...lo dico con disagio, non so se avro' voglia di rivederlo, il nuovo film di Sorrentino. Vero, alterna momenti stupendi ad altri velleitari, come un autore un grande cineasta improvvisamente troppo innamorato di se stesso. Dice, il film, che la semplicita' e' una perversione ma allora
Credetemi che tutto l'alone metaforico del film non e' niente di inedito...l'hanno gia' ampiamente descritto autori come Alain Resnais...a volte mi sono anche annoiato, ma la forza del film (dopo quella Grande Bellezza che a me piacque poco) e' proprio tutta questa dimensione sospesa nel tempo, in questa Gabbia Umana che insegue Cechov e arriva dalle parti di Ibsen e Heidegger. Personalmente ho trovato imbarazzante proprio la semplicita' di certi dialoghi, come quel confronto artificioso tra la figlia di Caine e il padre...altre volte il confronto generazionale e' reso mirabilmente, come quello tra Caine e un noto attore di cinema...e godibilissimo, anche se scandalosamente glamour, il cameo della rediviva Jane Fonda...il Fred di Caine sembra chiudersi e poi aprirsi in una spira Schnitzleriana, con tutto l'espressivo ornamento di una spaesante realta', come un amnetico passato e un incerto futuro, Sorrentino fa della Rapprentazione del tempo Vera Arte. Narcisista? Didascalico? Geniale? In ogni caso un grande film irrisolto, che non lascia indifferenti ma potrebbe anche esaurirsi cosi