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YOUTH - LA GIOVINEZZA regia di Paolo Sorrentino

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RDN92     7 / 10  23/05/2015 11:41:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E perché no l'ultimo Sorrentino?!
Non è un film da Oscar, non è da Palma D'oro, non è un film che ambisce ad alcun premio, anzi, un premio importante gli starebbe stretto (come credo lo sia stato per La Grande Bellezza), ma è un gran bel film.

L'ho apprezzato per la sua delicatezza e semplicità, da vedere a cuor leggero senza occhio critico e troppo concentrato, è un film che va visto per lasciarsi trasportare all'interno di esso, e per una volta le immagini barocche di Sorrentino non risultano inconcludenti e fastidiose come la critica pensa. Un'inquadratura può o meno avere un significato, ma la sua bellezza sta nel creare una speciale armonia, semplice e delicata che si lascia apprezzare, poi ognuno interpreta quel che vuole o può non interpretare niente e lasciarsi guidare semplicemente dalle sensazioni. Perché è un film che fa e crea sensazioni, e stimo Sorrentino proprio per questo.
Lui e Bigazzi devono essersi sbizzarriti come mai prima con la fotografia, davvero notevole, tesa a creare più dipinti che immagini su video. Come si direbbe a Napoli: "hanno pariato comm' i pazz!". Però, davvero non riesco a redarguirli per questo.

Sceneggiatura più solida e meno stucchevole dei precedenti film, interpretazioni dei due mostri sacri Keitel e Caine sentite ma leggere, non forzate e troppo drammatiche, come due artisti sul finire della carriera, i quali hanno dato tutto (proprio come i loro personaggi), non si sbilanciano, danno quanto basta con naturalezza.

E' un Sorrentino che mi ha emozionato con semplicità, è davvero un film piccolo come lui stesso ha affermato, e proprio per questo bello a vedersi, senza per questo gridare al capolavoro o altre classificazioni.
Via classificazioni e catalogazioni, lo si deve vedere per quello che è, come un unica esperienza al di fuori di tutto.

E' un film che rivedrò sicuiramente con piacere, ma non subito. Il piacere di un film come questo è metabolizzarlo prima di tutto, riguardarselo nella mente anche se si è dimenticato per strada qualche pezzo, e scoprire il suo significato andando avanti, ma un significato che sia personale e a cui dare un certo valore.