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CANE BIANCO regia di Samuel Fuller

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stratoZ     6½ / 10  16/09/2023 21:53:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Un Fuller verso fine carriera dirige un film modesto, ma interessante nei significati, se nella sceneggiatura è abbastanza ispirato suscitando comunque forti sensazioni non lo è altrettanto negli aspetti tecnici.

White Dog non è altro che una palese metafora dell’odio, il soggetto principale è un cane ma il discorso si potrebbe trasporre tranquillamente con l’uomo, Fuller parte da un soggetto semplice ed efficace per arrivare a trasmettere il messaggio diretto e senza troppi fronzoli in tutto il suo pessimismo. Il seme dell’odio una volta impiantato è la pianta più difficile da estirpare. Il messaggio è tutto qui, ed è interessante vedere lo sviluppo della sceneggiatura specialmente nella seconda parte in cui l’addestratore di colore prova in tutti i modi a correggere la cattiva educazione ricevuta dal cane, è qui che riescono le migliori sequenze del film, tra qualche scena che riesce a far trattenere il fiato allo spettatore per diverso tempo a sequenze più significative come quella del continuo attacco del cane all’addestratore coperto da protezioni, un continuo flusso d’odio che pian piano va esaurendosi perché capisce l’inutilità dello stesso. Si arriva alla fine del film in cui sembra ci sia una speranza, ma alla fine l’odio non viene eliminato, cambia soltanto bersaglio.

Se la sceneggiatura è efficace e significativa il film soffre parecchio tecnicamente, partendo da un impianto visivo quasi televisivo, probabilmente strascico di un budget modesto e anche lo stesso Fuller non è in formissima, eccetto gli episodi di tensione citati prima e l’atmosfera funerea che si respira per buona parte del film - anche all’inizio in cui potrebbe sembrare per qualche minuto tutto rose e fiori - per il resto l’ho trovato non eccelso con la macchina da presa, soprattutto parlo di quelle zoomate elettroniche ripetute continuamente che boh, più della metà di esse erano evitabilissime. Anche le interpretazioni non sono il massimo della vita, basti vedere la protagonista.

Tutto sommato è un film discreto che consiglierei agli amanti di Fuller, in linea col suo pessimismo sebbene non ispiratissimo.