caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL RACCONTO DEI RACCONTI (2015) regia di Matteo Garrone

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Macs     8 / 10  13/03/2016 15:31:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film rappresenta una ventata d'aria fresca per il cinema italiano. Garrone prende 3 delle 50 fiabe italiane scritte da Basile nel 1634 in lingua napoletana, e tramandate da generazioni per lo più oralmente. Il film è una sorta di fiabesco, è errato definirlo fantasy, un po' alla "Fantaghirò" ma realizzato con un'attenzione per le scenografie, le musiche e la fotografia che lo collocano diverse spanne sopra qualunque produzione televisiva. Il cast è ottimo, perfetto per una sceneggiatura che contribuisce a rendere queste storie come sospese nel tempo, in un "quid" spazio-temporale che le rende immortali, come è nella natura della fiaba tradizionale. Le storie si intrecciano nella loro crudezza e realismo, dominate da un tema che le accomuna e che le rende poco adatte a un pubblico di bambini: la cupidigia in molte delle sue sfaccettature, e la violenza a cui questo sentimento egoistico può spingere chi ne è vittima. Mi piace infatti pensare che i personaggi sia della Hayek sia di Cassel sia di Toby Jones siano a loro modo, delle vittime di una sorta di morbo dell'egoismo che a poco a poco li divora, cresce nel loro interno e li spinge a loro volta a divorare metaforicamente - la Hayek anche fisicamente, col cuore di drago - tutto quello che li circonda, causando violenze, dolore e morte. Splendido anche il personaggio del negromante interpretato da Franco Pistoni, caratterista formidabile che contribuisce all'atmosfera sospesa e quasi mistica del film. Stupende e azzeccatissime le musiche. Spero che di film così se ne producano ancora, meglio se a dirigerli ci sia ancora Garrone o qualcuno col suo talento (già, chi altri?). Straconsigliato a chi ama il cinema di "evasione letteraria", d'autore e raffinato.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER