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IL RACCONTO DEI RACCONTI (2015) regia di Matteo Garrone

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El merendero     6 / 10  09/06/2015 18:50:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel desertico panorama italiano del "fantasy", poche gocce d'acqua rappresentano oro colato, manna, cuccagna. Ed è evidente come i più assetati qui sotto si siano lasciati prendere la mano con i voti, mano che comprensibilmente prudeva da tempo immemore.
Basile tratta temi complessi con materia fiabesca in 50 novelle. Garrone fa quel che può con 3. La potenza iperbolica e grottesca dell'opera originale è castrata da scelte di produzione orientate al breve sensazionalismo da festival. Scelte che sarebbero state ben più lungimiranti se si fosse trattato di una serie tv, d'altronde il taglio è quello.
ferzbox  09/06/2015 20:56:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Personalmente non mi sono lasciato prendere la mano manco per niente....queste poche gocce,come dici tu,sono un piccolo spiraglio di un qualcosa che si sta orientando verso produzioni italiane un pò più corpose rispetto ad Ambra Angiolini,Raul Bova o i soliti polpettoni di vita quotidiana con i soliti attoruncoli da quattro soldi....inoltre la narrazione è molto più romanzata,quindi non è propriamente giusto associarlo ad un semplice fantasy....il taglio televisivo non l'ho percepito minimamente,poi se ci faranno una serie Tv è un altro paio di maniche,ma il film è valido.
Vedere che c'è gente che abbassa la media di questo film con motivazioni così futili,e permettimi di dirlo,anche un pò presuntuose mi fa cascare le palle....
El merendero  10/06/2015 15:11:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le palle sarebbero dovute cascarti decenni prima, non oggi.
Non è il film ad essere da serie TV, ma il taglio dell'opera originale che ben si presterebbe ad una serie TV. Speriamo che adesso riesci a fare ordine con la sintassi.
Garrone per fare un film degnamente "romanzato" (come tu lo definisci) avrebbe dovuto osare oltre le 2 ore (limite minimo per il genere imposto sappiamo in che modo e da chi) e allora ci sarebbero state ben altre "romanze" e tanti altri spunti su cui Basile voleva, a quel tempo, far riflettere.

Io non abbasso alcuna media. Coloro che mi leggono sanno perfettamente cosa aspettarsi: un film sufficiente. Coloro che leggono te invece potrebbero trovare delle difficoltà nel capacitarsi di come sia possibile che questo film valga quanto "2001 Odissea nello Spazio". Lo vedi che t'è partita la mano?
ferzbox  11/06/2015 01:57:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A "2001" ho dato di più infatti.....e poi quando tocchi certe pietre miliari è pure difficile giudicarle con correttezza.....se do 9 1/2 a 2001 posso darlo anche a qualche altro film più pensato per l'intrattenimento se ha degli elementi validi....di solito cerco di prendere come metro di giudizio il genere di appartenenza,oppure la tipologia di cinema che rappresenta....sta di fatto che film come "2001", "Metropolis" o "Il padrino" hanno qualcosa di più grande,legato al valore artistico oltre che registico ....ma mi piace vedere la settima arte da più sfumature...amo "Il padrino" ma adoro pure "Terminator" insomma....

Riguardo alle mie palle che sarebbero dovute cascare decenni prima sono un pò perplesso....perchè decenni?...va bhè,puoi anche non rispondermi.....

Il taglio dell'opera si presterebbe bene ad una serie TV dici?....ma ok...sono d'accordo,tant'è vero che ho letto dovrebberlo farla difatti....ma il film è comunque valido,indipendentemente o meno dal fatto che l'opera originale è più adatta ad un serial....e poi sono sempre punti di vista; magari Garrone voleva semplicemente farci una favola nera debitrice di quei racconti...e perchè no in fondo?

Per quale motivo affermi che per fare un film romanzato bisognerebbe andare oltre le due ore?...ma dove starebbe scritto scusa ?.....e da chi sarebbe stato imposto il limite minimo?...scusa sono ignorante....


El merendero  11/06/2015 09:48:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stando così i fatti, è difficile fare critica. Di fronte a posizioni talmente incrollabili, di fronte a chi afferma d'essere in presenza d'un capolavoro "tout court" è pressoché impossibile intavolare il discorso che mi si richiede. Mancano i presupposti basilari di qualsiasi discorso dialettico. Più sopra c'è l'utente che vuole essere smontato in "non so cosa", tu vuoi sapere dove sta scritto che un film fantasy debba durare oltre le 2 ore. Domanda obsoleta non trovi? Da nessuna parte sta scritto. Pensi esistano i 10 comandamenti della cinematografia? Eppure basta prendere ad esempio uno dei film da te più amati ("Il Padrino") ed ecco che ci accorgiamo quanto il "tempo" diventi un elemento imprescindibile dell'opera. Da ultimo i meno informati, in occasione del restauro del film "C'era una volta in America" per il riversamento in blu ray, sono venuti a sapere delle lunghe battaglie tra Sergio Leone e il produttore Milchan affinché la sua opera non fosse vergognosamente castrata a 140 min per la distribuzione USA. Di queste storie il cinema è costellato.

La "durata" d'una pellicola è il suo elemento primo. Rappresenta il suo scorrere dal momento in cui viene acceso il proiettore fino al suo spegnimento (oggi parliamo di digitale per la maggiore). E' la vita stessa del film, perché tanto più è lungo quel nastro perforato in nitrocellulosa quanto più il film ha modo di "vivere" e "dispiegarsi".
Che male c'era a far durare "Il Racconto dei Racconti" 1 ora? Oppure un corto ... Nietzsche ci ha insegnato la potenza dell'aforisma. Una frase brevissima, ma dal significante profondo. Garrone tuttavia non inventa nulla, se non uno scarno montaggio e qualche felice battuta da copione.

C'è una vostra (inspiegabile) precisa volontà d'ignorare l'opera originaria di riferimento: "Lo Cunto de li Cunti" di Basile. E' il fondamento, e questo viene storpiato nell'essenza, tagliato, impacchettato, per quale motivo? Una "potenza visiva" (sbandierata ad ogni commento) dai minuti contati, che ha fretta di svanire. Un perfetto fuoco d'artificio teso ad incantare, ma destinato a dissolversi in un attimo. Questo è il film, inutile girarci intorno. Volete farmi passare Garrone per un poeta giapponese improvvisato esperto di Haiku, di discipline Zen e filosofia Kyudo? Che ha riscoperto la "brevità" nella vita d'un fiore?
Altrove Peter Jackson (visto che c'è chi l'ha chiamato in causa) fu silurato per aver omesso moltissimo dell'opera di Tolkien. Oggi Garrone invece deve per forza apparire un grande visionario. Perchè? S'è capito.

E poi scusa se te lo dico ferzbox, la questione sulla differenza dei "generi" è stata ampiamente superata in dottrina. "Non esistono i generi, esiste la musica".
ferzbox  11/06/2015 13:04:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mhà.....sinceramente non capisco.......fai discorsi che condivido fino ad un certo punto.....io non sono così accademico.....mi spiace....
Filman  11/06/2015 11:30:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
WTF??
E' la prima volta che leggo che la brevità di un film sia un difetto di narrazione.
In primis, i fatti dicono che il film funziona, in un'ora e mezza, e racconta tutto quello che ha dire senza dimenticarsi nulla sul cammino, in un'ora e mezza! Basterebbe un po di coerenza per notarlo.
Anzi c'è chi i 3 racconti gli ha trovati sfilacciati... è proprio la loro narrazione a intreccio distaccato a farli durare mezz'ora ciascuno e non 10 minuti...
In secundis
Un film deve trascendere dall'opera originaria, altrimenti ne vale la creatività dell'ideazione della pellicola. Sia che si parli di Garrone sia che si parli di Jackson.
Sinceramente non conosco l'opera originaria di Basile, ma mi sembra ridicolo richiedere un film composto da 50 episodi (intendevi questo?). Altrettanto ingiusto è tagliare le gambe alla volontà del regista, il cui impegno creativo-tecnico nel generare un film fantasy è il minimo sindacale richiesto (parlo della "potenza visiva" da te citata). In più l'artigianalità degli effetti visivi andrebbe premiata per la sua esclusività oltre che per l'incredibile fattura.
Cambiando discorso, se credi anche che l'opera sia ideata senza un senso o senza volontà del regista, è un problema tuo...
Hai presente che il film si apre col discorso che una nuova vita annulla un'altra vita e viene detta una frase del tipo "Tutto deve essere in equilibrio" e poi l'ultima inquadratura vede un'equilibrista su una fune tesa?
Io qualche domanda me la farei.
Le storie Garrone le ha scelte per un motivo e le ha raccontate in una certa maniera per un altro motivo. Negarlo è disonestà intellettuale, semplicemente.


Riguardo al mio altro commento, se mi dai dell'ignorante (sull'argomento ovviamente) mi aspetto quantomeno un discorso costruttivo di botte e risposta. Non mi hai dato neppure un esempio e ti ho chiesto di smentirmi non come sfida.
Libero di non continuare la discussione ovviamente ;)
Anche se poi mi hai citato qua....
El merendero  11/06/2015 11:46:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non hai inteso nulla di quanto ho scritto. Forse sei nuovo in Filmscoop ed hai ancora "voglia". Ma io da tempo non mi presto più all'insegnamento, senza essere pagato. Con "WTF" ti confesso che hai "vinto". Ormai si ragiona in questi termini. Concedimi l'onore della armi ... e passa avanti.
Filman  11/06/2015 19:03:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Al contrario ti ho capito, ma forse non mi sono spiegato io.
Per quanto riguarda la durata esistono capolavori o film d'autore che durano 1 ora e mezza così come esistono film commerciali che per certi standard durano 3 ore. E' un discorso che non sussiste per me. Il Racconto dei Racconti vive e si dispiega benissimo in quell'ora e mezza. Non vedo alcun motivo per dire il contrario (o per farlo durare di più), e di certo tu non ne hai dato uno.

In genere spero di intavolare discorsi sui forum et simila visto che la polemica non mi interessa...
Mi spiace tu non sia dello stesso avviso.
Non sono nuovo e non necessito di imparare nulla da te, grazie :)
Il mio WTF (mi spiace tu ti sia fermato a quello) era un'esclamazione dovuta alla serie di castronerie lette.
Ciao alla prossima :-)
El merendero  11/06/2015 20:39:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E tu che motivazioni tecniche hai dato oltre a "stupendo" "bellissimo" e "capolavoro"?

In 3 ore Garrone avrebbe potuto inserire la novella principale di Zoza, ma ha voluto gigioneggiare con continue riprese di schiena in movimento volte ad esaltare solo il profilmico (la retorica dell'ambientazione siciliana). La percorribilità dello spazio cinematografico poteva di molto essere accorciata (guarda Losey come "utilizza" lo spazio ne "Il Servo") e questo a vantaggio dei personaggi che veramente si sarebbero trovati disposti come sul palco d'un teatro. Eppure Garrone voleva un allestimento teatrale, lo vedi dall'illuminazione, dalla combinazione degli ambienti ripresi, dallo stesso posizionamento degli oggetti nella casa delle vecchie. T'è sembrato di stare a teatro allora? Non credo proprio. Perché sono sbagliate le inquadrature, è sbagliato il livello filmico. E sempre il tempo ha dettato questo. Troppo lontana la macchina da presa quando dovevano essere esaltati gli stati d'animo dei personaggi (non ricordo primissimi piani "ppp", o dettaglio "d"), troppo vicina quando, trattandosi di personaggi di finzione, la rappresentazione dei loro vizi avrebbe meritato maggior profondità nella scala dei piani. Il naso di Cassel, volente o nolente, me lo ritrovo sempre "addosso".
Il cromatismo è a mio avviso un altro punto debole. Brillante negli esterni, tipico da favola morale. Colori a cera, ottimamente calibrati sulla bellezza dell'ambientazione (ancora profilmico), innaturali però nelle riprese notturne e negli interni, quasi straniante. Scelta registica? Stiamo volando alti, è proprio qui che ti accorgi come un regista sappia inclinare la macchina da presa. Non ho per niente visto impieghi manieristici del decentramento, i bordi spariscono proprio. Garrone non è Spielberg, anche se qui qualcuno vuole farmelo passare per tale.
Costumi e trucco sono un altro "successo" a metà. La loro attenta cura dimostra come per l'ennesima volta il profilmico sia predominante sul filmico (per invertire le cose bisogna indulgere col minutaggio e allungare la durata, non esci da questa equazione). Gli abiti e gli accessori rivelano la natura dei personaggi, senza dubbio. Certo Cassel e la Hayek (la migliore del lotto probabilmente) non sono mai stati degli assi con la dinamica della recitazione. Sono a digiuno di gestualità teatrali (per tornare al discorso di prima, spero che tu abbia risposto bene). Li ricordiamo per altro ovviamente. Ci sono attori capaci di indossare maschere che sono il prolungamento della scenografia. Non è questo il caso, non sono attori sui quali spargere un trucco espressionista (su Toby Jones ci si poteva sbizzarrire), per questo film non ce n'era bisogno ... dura poco. Basta far ondeggiare per qualche secondo un tizio sopra una corda, e si può essere considerati quali nuovi esteti del bel paese, alla Sorrentino.
I fuori campo? Lasciamo perdere.
Inutile spingere oltre sul tema della durata e sul tempo di lettura dell'inquadratura. Argomento al quale hai più volte detto d'essere insensibile. Ma nell'epoca dei video su youtube, dove col telefonino son tutti registi, cosa potevo aspettarmi. Faccio un tentativo, male che vada hai imparato qualcosa --->

C'è un rapporto tra durata assoluta e tempo di lettura dell'inquadratura. Con quest'ultimo intendo il lasso di tempo necessario ad identificare (osservare) tutti gli elementi presenti entro i bordi del quadro. Le variabili sono molte (dimensione e contenuto dell'inquadratura) ma ... ma filman un "primo piano" lo leggi prima rispetto a un "campo lungo" o rispetto a un "totale" (dei quali il film è zeppo). Ecco allora dove si doveva guadagnare minutaggio, nella durata relativa, tutto a vantaggio del filmico. Quadri scarni, pochi punti d'interesse, lo stile di Basile è sintetico e a ragione, perché c'è tutt'altro da far vedere, da raccontare! Garrone invece abbonda di quadri articolati, spazi affollati, sempre gli stessi, per "perdere tempo", per dilatare i tempi di lettura, ed appagare l'occhio.

Finalmente hai capito dai. Questo gran "capolavoro" non era.
Filman  11/06/2015 22:45:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho detto di essere insensibile sul tema della durata, ma semplicemente mi ritengo poco accademico come ha scritto sopra l'altro utente coinvolto nel dibattito. Di fatti il mio commento era rivolto ad una esclusività narrativa all'interno di un genere, come secondo me è questo caso, che a mio parere vale di più della matematica, che in altri termini è semplice convenzionalità.
Mai espresso un parere sul lato tecnico, che tu ritieni errato nell'impiego senza però considerare la semplicità e l'artigianalità dei mezzi, o sulla regia perfettamente in linea con lo stile di Garrone, che nessuno tuttavia accosta a Spielberg ;)
El merendero  12/06/2015 11:10:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbè, vedo che hai capito, anche se non vuoi darmi questa gioia.

La prossima volta pesa bene le parole che spendi. L'etichetta di "capolavoro" all'artigianalità dei mezzi e degli effetti speciali va data al "Dracula" di Coppola, non certo a questo film, che rientra comunque nella piena sufficienza. Oggettività di giudizio, altrimenti questo forum precipiterà nella fogna del relativismo social. Anzi ci sta già dentro con tutte le scarpe.
Vax87  06/05/2016 16:56:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Purtroppo el merendero dovrebbe, come suggerisce il suo stesso nickname, andare a fare merenda da qualche parte e rilassarsi con qualche zucchero in più data la sua perenne acidità in quasi tutti i suoi commenti, ma ora, arriviamo al dunque, che tu abbia studiato cinema, scenografia, sceneggiatura e tutti gli ambaradam che vuoi, a noi non interessa, questo forum è fatto per raccogliere tutti i giudizi ed i pareri di tutte quelle persone che visionano pellicole e decidono di dire la loro, di qualsiasi ceto sociale, di qualsiasi licenza, e opinione, quindi questo tuo modo altezzoso e sgradevolmente saccente non ti darà assolutamente nessun merito o superiorità in niente perchè le cose che dici sono per giunta pure prive di fondamento, sei solo un seccatore che agisce come hater e pensi di farti figo a screditare e criticare qualsiasi pellicola perchè convinto che chi critica di più un film è colui ne ne sappia di più, ma non è così perchè grazie al cielo c'è ancora gente che investe tempo e sensibilità nel voler cogliere ciò che di buono c'è dietro un lavoro che in questo caso è molto ben riuscito, perchè ognuno poi ha il suo metro di giudizio e tu non sei nessuno per asserire chi ha ragione e chi sbaglia giudizio. Se dai un voto così basso a questo prodotto allora cosa darai ai cinepanettoni firmati boldi de sica? Ah, già..magari quelli invece gli apprezzarai solo per fare il radical chic patetico quale sei. OSSEQUI.
Filman  10/06/2015 14:47:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Desertico panorama italiano del fantasy" è un concetto che non mi sfiora minimamente quando dico che questo è semplicemente uno dei più bei fantasy (live-action si intende) di tutti i tempi. Dai tempi del Signore degli Anelli quasi sicuramente, Del Toro permettendo. Guardando ancor più indietro si può facilmente denotare come in realtà la concorrenza sia veramente scarsa. E' bastato un film di autoriale e di spessa fattura per ribaltare completamente lo stereotipo cinematografico-visivo di "fiaba" con grande carattere e stile.
Ci penso 3/4 di secondo, poi dico immediatamente "Capolavoro!!!!".
El merendero  10/06/2015 14:56:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se dalla metà del XX secolo ad oggi come genere fantasy ti viene in mente soltanto "Il Signore degli Anelli", allora non è colpa dell'Italia, dell'Europa o di altro continente ... ma di una scarsa conoscenza dell'argomento. Ben puoi allora dire "Capolavoro!!!!".
carsit  10/06/2015 15:02:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io ancora sto aspettando che facciano la serie televisiva della "ruota del tempo", un fantasy incredibile che è stato trascurato.
Ma come si fa a dimenticare un'opera di tale potenza narrativa???

Perdonate la divagazione.

Comunque il film a mio parere merita più di 6, ed è stato troppo sottovalutato rispetto ad altri film che prendono 9 e 10 come se piovesse... :)
Filman  10/06/2015 18:58:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come se avessi detto questo... e come se non fosse vero!!! La trilogia The Lord of the Rings ha rinnovato il concetto di Kolossal e il modo di fare blockbuster, innescando automaticamente una nuova generazione cinematografica.
Scusa se non sorvolo sulla sua importanza.
Non ho grande cultura nel genere, effettivamente. Ma ho visionato i titoli più noti e rinomati, e si tratta quasi sempre di cult di tratto commerciale, avvolti dal tipicismo del decennio (e quindi sempre derivati) .
Perlopiù conosco gli ultimi 30-40 anni e non mento se dico che la concorrenza non è poi così elevata: il film più folgorante di questo genere degli ultimi tempi è Shrek... Senza scherzare..

Se ora ti va di continuare (magari civilmente) la discussione, ti chiedo di smontare il mio commento di prima con qualche esempio e parere :)
carsit  10/06/2015 19:13:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Semplicemente ritengo " il racconto dei racconti" un film che poggia le basi su un'idea difficilissima di fare cinema: l'utilizzo della fiaba.
Attraverso la fiaba si passa attraverso clichè e snodi narrativi abbastanza banali, di conseguenza fare un film su questo tipo di materiale è secondo me un suicidio (registicamente parlando).
Quindi prima di tutto bisogna premiare il coraggio di aver girato un prodotto di questo tipo.
Poi, per avvalorare la mia tesi, aggiungo che il film risulta essere molto violento dal punto di vista psicologico e fisico, non si risparmia in scene crude, ma mai fine a sè stesse.
E soprattutto porta delle morali di fondo magari non così elaborate e complesse ( l'autorità del genitore quanto può influire sul figlio, l'importanza di ponderare le proprie azioni e le proprie parole, la capacità di accontentarsi e accettare la vecchia), ma è proprio questa l'essenza di una fiaba.
Apprezzo quando il fantasy assume connotati differenti dai soliti cloni post-Tolkien di cui faremmo volentieri a meno; il film di Garrone traspone semplicemente su pellicole tre fiabe.
Niente di più e niente di meno.
E ci riesce con paesaggi italiani mozzafiato, poco green screen, attori in parte ed un intreccio narrativo semplice, ma funzionale.
Non capisco perchè dare soltanto 6 ad un film di questo genere.

Filman  10/06/2015 21:03:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma soprattutto è da notare come i "clichè e snodi narrativi abbastanza banali" soliti del genere qui non esistono!
Questo film è semplicemente da applausi.
Condivido tutto e in pieno.
carsit  10/06/2015 21:40:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi sono accorto dopo che ti riferivi all'altro utente e non a me! ahahhahaha
Comunque sono contento che la vediamo allo stesso modo. :)
Filman  10/06/2015 22:57:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hahahahah nemmeno me n'ero accorto X'D
Già, ho notato che anche il tuo parere è positivo riguardo al film :)
Credo sia abbastanza sottovalutato. Mi dispiace, soprattutto essendo un film italiano :/