Remington 7½ / 10 03/05/2015 17:11:49 » Rispondi Un film robusto e greve come il suo tarchiato protagonista (un sempre più eccellente Tom Hardy, ormai attore a tutto tondo che dimostra ancora una volta di dare il meglio di sè in ruoli che combinano solida risolutezza e struggente vulnerabilità interiore). L'ambientazione russa è ben ricreata, si respira l'inquietante aria dell'epoca, che di fatto è la linfa vitale di un racconto che ambisce a fare del film qualcosa di più del solito "thriller sul serial killer" (se davvero cercate questo, accendete Rete 4 che sta incominciando "The Watcher"..) Il casting è pressoché perfetto, e regala un gustoso assortimento di fisionomie ferine (Clarke, Cassel e quella vecchia grinfia di Gary Oldman che sembra Stalin in persona). Ho trovato molto convincente anche Noomi Rapace. Qualche critico d'oltreoceano ha sottolineato come il film in sè sia inferiore alla somma delle sue parti, e mi trova parzialmente d'accordo. Basti pensare
alla scena in cui la moglie Raisa confessa a Leo di come la paura di lui non l'abbia mai abbandonata, fin dal loro primo incontro, la stessa paura che l'ha intrappolata in un matrimonio di sopravvivenza.
Ad ogni modo non si tratta necessariamente di un difetto più di una caratteristica del film. Mezzo punto in meno per la regia, che pur garantendo uno "shooting" di mestiere, non regala quel salto di qualità.