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SIMON DEL DESERTO regia di Luis Buñuel

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pier91     9½ / 10  23/03/2012 21:04:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse la più bizzarra, paradossale, persino incoerente attestazione di ateismo nella storia del cinema.
Il popolo che assiste ai prodigi è tutt'altro che simbolo di cristiana devozione, somiglia più alla folla blasfema di "Entrata di Cristo a Bruxelles". Lo stesso Simon è una figura sottoposta ad una derisione inclemente. In cima a quella sontuosa colonna il monachello timorato di Dio è ansioso di raggiungere il Cielo dalla Terra, mentre tutti intorno a lui sembrano attendere indolentemente un'ascensione al contrario. Catapultato in un locale degli anni '60, Simon assiste al culto del menefreghismo, all'esuberanza del corpo, alla morte di ogni forma di ossequio religioso. Sotto il tappeto di un'illusione che non persuade, quest'umanità "diabolica" ha scoperto una realtà desertica (appunto), tollerabile solo attraverso una costante evasione.