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STRADA SENZA RITORNO regia di Samuel Fuller

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Invia una mail all'autore del commento emmepi8     9½ / 10  27/01/2007 16:59:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Penso l'ultimo film di Fuller, girato in Europa, più precisamente in una notturna Lisbona, con una produzione francese; ormai in America per lui era impossibile girare, marchiato da una cretina etichetta di fascista. L'Europa ha creduto in lui, salvaldolo dall'oblio ed amato dai registi più autoriali che ci possono essere: Godard, Wenders. Oggi possiamo vedere con più distacco la sua opera, senza condizionamenti politici, e riscopriamo in lui un grandea autore indipendente la cui opera è tutta da rivedere, senza mai sorbarcarsi in intellettualismi sciocchi. In questo film abbiamo una libertà di espressione assoluta, ed una concezione di cinema più europeo, badando di più ai simbolismi sociali ed alle atmosfere più cupe. Interpreti all'altezza specialmente nel ramo maschile, ma anche con una Ferreol scatenata e formidabile
Una regia volutamente ispirata, non solo di azione. Un addio al cinema con sentimento e libertà
Keith Carradine.Attore scoperto da Altman, che è rimasto sempre, forse volutamente, nell'ambito del cinema indipendente. Qui affronta un ruolo non facile, esponendo ancora una vota anche le sue doti canore, come fu in Nashiville
Valentina Vargas.Bel fisico, ma in quanto a volto, non è proprio il massimo
Andrea Ferreol. Bravissima in un ruolo non facile, ma questa attrice, scoperta da Ferreri, ha dimostrato da la Grande Abbuffata in poi, di sapere scegliere con coerenza e determinazione i suoi films