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IMOGENE - LE DISAVVENTURE DI UNA NEWYORKESE regia di Shari Springer Berman, Robert Pulcini

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eruyomè     5½ / 10  08/07/2015 20:57:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi aspettavo certo un capolavoro, ma l'inizio mi aveva fatto ben sperare, anche per la bella sorpresa di trovarmi davanti a Kristen Wiig, bella e brava attrice di cui mi ero "innamorata" ne Le amiche della sposa.
Poi boh, non si capisce davvero dove voglia andare a parare, apre mille parentesi, svacca un po', e si chiude con un finalino veramente miserello.

La trama è semplice e il finale fin troppo prevedibile: Imogene, sfigata in amore e sul lavoro, piantata dal fidanzato e licenziata, frustrata nelle sue ambizioni da drammaturga, in fondo buona ma un po' snob e superficiale, si ritroverà controvoglia catapultata dal suo habitat newyorkese alla vecchia casa nel paesino di provincia d'infanzia, che detesta, accudita da una famiglia improbabile: mamma fuori di testa e patita del gioco d'azzardo, (divertente e particolare il rapporto madre-figlia), il di lei giovane boyfriend presunto agente CIA in incognito, il fratello timido e sempliciotto ma buono come il pane, e un giovane e bell'inquilino aspirante cantante ad occuparle persino la cameretta.
Finirà naturalmente con il riscoprire le cose importanti della vita, sciogliersi un po', ritrovare fiducia in sè stessa e, forse, realizzarsi, facendo a meno della cerchia di amici del bel mondo di cui credeva di far parte.

Nel mezzo, tante gag e situazioni divertenti o irreali, a volte spassose, a volte meno, forse troppo sopra le righe e inconcludenti.