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NEKROMANTIK regia di Jörg Buttgereit

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JOKER1926     7 / 10  23/03/2012 17:36:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esistono delle linee immaginarie che, in un certo senso, delimitano le zone "percorribili" dallo spettatore medio nel vastissimo territorio del Cinema ; spesse volte ci si arriva a parlare di film particolari che devono godere/subire limitazioni quantitativamente vibranti.
"NekromantiK" sembra identificarsi ed esplodere in questo concetto appena inoltrato.

Il film di Jörg Buttgereit espone, a suo modo, il tema "Necrofilia" che si consuma nell'essenza del praticare sesso con dei cadaveri, semplice carpire il tutto solo guardando l'emblematica locandina del film del 1987.
Tale sintomo perverso è comunque trattato con soggettività e con tanta poesia trasversale.
Perché, in effetti, dopo tanta oscenità visiva con violenze e sequenze che definire da voltastomaco è un eufemismo, emerge in "NekromantiK" un qualcosa che si distacca da tutto volando ad ali aperte verso palchi maledetti ove la logica, seppur convulsa, mostra un qualcosa.
Qualcosa che si consuma in un triangolo ove figura prepotentemente fra le componenti quella dell'amore; da questo presupposto, in modo subordinato, si arriva a "parlare" di vita e di morte, ecco che prende forma il fatidico triangolo che accompagnerà il pubblico sui binari di una storia controversa che, ad alta voce, può essere il simbolo, la fotografia di una malattia mentale che sfocia in pratiche fisiche davvero atroci. Durante la visione si trema.
"NekromantiK" si sfama in un contesto tecnico assai casereccio ma, al contempo, maledettamente efficace.
Qui abbiamo infatti una fotografia artigianale e sporca che andando oltre i concetti della mente umana si avvale di una sorta di sesto senso emanando un odore di puzza stagnante! Quello che sorprende oltre la fotografia è sicuramente la musica che nel suo risulta essere un inno debordante ricordando, seppur a distanze siderali, quella de "Cani Arrabbiati" di Bava.
Buoni persino gli effetti sonori che nella loro metodicità e continuità quasi formano una colonna sonora che permane nell'animo di chi guarda il film, alle volte sembra di stare veramente in un mattatoio. (Altro che 3D!)
Gli effetti speciali viaggiano di pari passo con la fotografia, siamo a livelli non altissimi ma in film del genere è proprio l' artigianalità delle cose che vince sul resto. Gli attori, nella fattispecie tecnica, invece non si prendono in considerazione per ovvi motivi. In chiusura le inquadrature svolgono funzioni importanti e da sole danno un tono irrisorio, alle volte, alle varie sequenze del film. Perché il film è anche ironia nera.

"NekromantiK" rimarrà sempre un prodotto cinematografico giustamente "oscurato", difficile avvicinarsi ad esso a cuor leggero, ancora più difficile poi, a fine visione, non rimanerne spaventosamente colpiti. La regia detta le leggi infischiandosene delle convenzioni e risultando, il più delle volte, essere estrema e fanatica. Il finale è l'ultima bordata di crudeltà, questo epilogo svolge, a livello ovviamente soggettivo, compiti metaforici ed illustra, quindi, il "fatal" gesto d'amore che amplia il ciclo della vita attraverso la morte.
Volendo parlare di difetti e note positive in questo film il tutto diventa filosofico e immensamente arbitrario. Molti dei punti di forza del film potrebbero esser benissimo interpretati, da altri, in modo totalmente opposto. Forse l'unico punto in cui è possibile trovare una mezza intersezione di accordo è quella che vede da vicino le violenze fatte agli animali veramente inadatte in qualsiasi film, oltre qualsiasi motivazione. Per il resto "NekromantiK" risiede in quel figurativo sgabuzzino nero ove se vuoi entrare lo devi fare con tutte e due i piedi, assumendoti però responsabilità post visione davvero pesanti da sopportare.
KOMMANDOARDITI  23/03/2012 18:24:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tostarello come film, inutile girarci attorno (quando lo vidi per la prima volta in vhs import più di 10 anni fa, beh, mi fece abbastanza impressione).
Condivido in pieno il tuo 7 "moderato".

Di Buttgereit prediligo di gran lunga SCHRAMM, a parer mio il suo capolavoro artistico, con rimandi al Lynch di ERASERHEAD e al Carpenter de IL SIGNORE DEL MALE.
Certo, è una visione molto più ostica e criptica rispetto alla morbosità en plein air di NEKROMANTIK.

Perciò quando avrai occasione di vedertelo bada di trattarmelo come si deve :D
JOKER1926  23/03/2012 18:28:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Kommando avevo la sensazione che avresti risposto alla mia recensione, in effetti non mi sbagliavo. Questi sono i tuoi film!

Vedrò sicuramente questo film che mi hai consigliato, lo sto solo cercando...

JOKER1926