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NEKROMANTIK regia di Jörg Buttgereit

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     8 / 10  03/08/2007 17:17:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nekromantik fu il primo film di Jorg Buttgereit che vidi e già dalle prime sequenze si può notare il tema dominante che pervade tale pellicola: la morte.
A quest'ultimo si affianca rapidamente quello dell'amore a costruire il binomio molto presente nella letteratura e nel cinema: quello tra Eros e Thanatos.
Ma è proprio nel trattare tale tema, che Buttgereit si differenzia dall'intera cinematografia che lo precede proponendoci una rilettura necrofila di tale rapporto.
In un'atmosfera buia, oscura, malata, perversa, Buttgereit sviluppa la sua macabra ed alternativa storia d'amore. Un amore assolutamente carnale, morboso, fuori dagli schemi della normale ratio ma comunque stranamente amore.
E' assolutamente da evidenziare il continuo parallelismo che viene fatto tra morte e amore, quest'ultimo inteso anche come vita.
Forse per la prima volta, un artista propone tal binomio non come due realtà scisse, parallele tra loro e come tali assolutamente separate, ma come due emisferi strettamente correlati: l'oggetto dell'amore è proprio la morte stessa. Da qui il significato stranamente poetico dei rapporti necrofili.
Buttgereit, quindi, riesce a creare una pellicola di nera poesia, assolutamente sorprendente, che si sviluppa per poco più di un'ora accompagnata da un'ottima colonna sonora, anzi splendida.
I dialoghi sono assolutamente marginali, Buttgereit con le sue capacità registiche, riesce facilmente a soppiantarli mediante immagini che nascono dal suo perverso ingegno. La loro potenza è devastante, sequenze che si imprimono nella mente, di una forza incredibile.
La fotografia è ottima e riesce ottimamente a fornire quel senso di squallore e degrado che completa il film.
Per concludere un film fatto con un budget irrisorio ma con tanta classe e bravura. Logicamente non è consigliato a tutti