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LA FIAMMIFERAIA regia di Aki Kaurismaki

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JOKER1926     6½ / 10  14/11/2014 00:37:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una componente che permea l'animo di Aki Kaurismaki è in stretto legame con i canoni dell'essenzialità. Basta vedere qualche film di Kaurismaki per captare lo stile; le storie non sono su una linea ordinaria e cercano una fuga in una magica irrealtà.
"La fiammiferaia" è un altro tassello importante che compone la filmografia dell'artista, la storia si rifà alla famosa fiaba, non c'è dubbio. Logicamente poi è l'autore che fa una sorta di scrittura di scena e cambia, legittimamente, più di una cosa.
Dinamiche narrative a parte, "La fiammiferaia", nonostante qualsiasi discorso, preserva per tutto il tempo quel clima noto nella fiaba di Andersen. La protagonista di Kaurismaki vive sbandata in un mondo affamato di cinismo, i personaggi che intercorrono nel percorso cinematografico sono tutti strani e cattivi, la prassi del resto parla abbastanza chiaro.
La maestria artistica qui si consuma attraverso una serie di inquadrature caratteristiche che frequentemente si abbandonano, in comunione a delle musiche, ad un silenzio scenico, di notevole riuscita.
Per il resto il prodotto del 1989 ha qualcosina ancora da mettere in esposizione; la trama è buona e cerca di essere sorprendente nella sua chiarissima intenzione, lo stesso finale – ad inizio film- è difficile da immaginare. A nostro modo "La fiammiferaia" si ferma nella terra degli onesti apprezzamenti, quelli buoni ma non terminali. Improbabile apprezzare qualcosa che vada al di la del buonissimo lavoro tecnico, la morale è rispettabile ma fin troppo telefonata e il film passa i suoi momenti a diventare sempre più buio e spossato. Genuinità d'autore.