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MIA MADRE regia di Nanni Moretti

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  18/12/2015 20:37:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nanni si ripresenta a Cannes con un'opera non dissimile dall'ultima volta che ha sbancato la rassegna, film personale intimista, la Buy è il suo alter ego regista impegnata distratta da un lutto che si prefigura imminente, al contrario de 'La stanza del figlio' quando il lutto colpì all'improvviso senza avvertire lasciando strascichi di rimorsi, Torturro è una sorta di primo Moretti quello deflagratorio, imbizzarrito, una valvola leggera attorno ad un'atmosfera delineatasi sempre più funerea.
Chiusa la brillante parentesi Apicella, negli ultimi anni occupatosi più diligentemente dei temi canonici, rassettando il vecchio livore e offrendo uno sguardo da entomologo sulla natura del nostro paese, l'istituzione della chiesa e il berlusconismo imperante, torna a pensare a se stesso a temi che lo riguardano in prima persona, alleggerendo anche il sottotesto vieppiù caustico, anziché elaborazione del lutto trattasi di una presa di coscienza, registro come 14 anni fa altrettanto misurato, asciutto, Moretti umanista non si è mai reso patetico nella conduzione di questi drammi esposti all'accento lacrimevole, l'acutezza di lasciar parlare le immagini senza però perlustrarne la tragicità, lo scorcio di viso del figlio che si intravede nella bara basta e avanza, l'unico difetto che gli si può imputare è l'eccessiva stima che ha di sé in qualità di attore, tra la Morante e la Buy perlomeno compensa dimostrando di sapersele scegliere bene le partner.