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MIA MADRE regia di Nanni Moretti

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Fidelio52     9 / 10  18/04/2015 13:13:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Apparentemente superficiale nella trattazione di un evento così drammatico come la morte della madre, caratterizzato da un ritmo lento e da improvvisi scatti di commedia (affidati al personaggio di John Turturro), è un film incredibilmente stratificato e complesso, in cui Moretti riassume la sua poetica di uomo e regista. Un vero harakiri (anche commerciale, dal momento che non indugia a facili e retorici sentimentalismi). La regia indugia su scene che sembrano inutili dal punto di vista drammaturgico, e taglia netto su altre più importanti prima ancora che queste raggiungano un qualche climax di emozione. È un film di fantasmi e proiezioni fantasmatiche. Il Moretti attore compare in scena quasi sempre con la Buy, e l'unica scena che lo vede senza di lei è intrecciata a una fantasia-paura (la madre che scappa dall'ospedale in camicia da notte), che potrebbe appartenere all'uno come all'altra. I due personaggi coincidono, ma tutto il cast artistico è frutto della parcellizzazione dell'Io del regista, che trova la sua personificazione più compiuta in Margherita. Tanti i rimandi alle opere precedenti, un finale secco, sospeso, da brividi. Ottimi gli attori, efficace la fotografia che ritrae una Roma qualunque in notturna, lontana dalle cartoline sorrentiniane che piacciono tanto agli americani (mezza stoccata gliela rifila il personaggio di Turturro che urla dal finestrino nomi di grandi registi del passato e cita Via Veneto). Ottima la Lazzarini.

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