agentediviaggi 9 / 10 12/08/2007 01:04:30 » Rispondi Riflessi sulla pelle è ambientato nell'immensità della pianura americana, in un posticino dove il dipartimento di Stato si divertiva a sperimentare la guerra fredda sulla pelle dei propri cittadini di serie z. E' un film intensissimo e particolarissimo, che ricorda da un lato Eraserhead perchè racconta gli emarginati e freaks, ma mentre quel film usava le suggestioni della pittura metafisica e surrealista (Hopper, Dali) ,quest'ultimo invece ci ritrae i "paria" con un lirismo appassionato ed epico che mi ha ricordato l'Olmi dell'Albero degli Zoccoli e i fratelli Taviani della Notte di San Lorenzo per il suo incedere tra il mitico e il superstizioso. Ma nello stesso tempo ricorda anche Stand by me per il suo descrivere il mondo degli adulti coll'occhio dei bambini che colle loro poche confuse esperienze trasformano la realtà e la interpretano secondo le loro ridotte possibilità ricettive, ma ovvio è definitivamente più inquietante e assai meno nostalgico e compiaciuto di quel magico film sia per i tragici fatti narrati che per quel finale esplosivo da film neorealista italiano. Stupende la fotografia e la colonna sonora, decenti gli attori (i bambini un filino meno bravi dei colleghi di Stand by me) per un prodotto che si distacca talmente dal cinema medio americano da meritare una menzione speciale come una delle pellicole migliori degli anni 90. Come recita la didascalia da vedere assolutamente.