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SOFFICI LETTI... DURE BATTAGLIE regia di Roy Boulting

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BlueBlaster     6 / 10  14/04/2015 01:49:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Simpatica commedia satirica sullo sfondo dell'occupazione nazista in Francia.
Ottimo contesto storico-sociale per mettere in piedi siparietti sarcastici e a volte demenziali che colpiscono tutti i fronti, con particolare veemenza verso i nazisti.
Comunque è tutto il sistema politico-militare ad uscirne bastonato a favore del popolo e dei partigiani, ma anche quest'ultimi sono personaggi delineati in modo grottesco e dissacrante.
La location principale del film è un prestigioso bordello parigino in cui gendarmi di tutte le fazioni (tedeschi, inglesi, francesi e americani) si ritrovano, spesso a loro insaputa, a condividere la lussuria con delle simpatiche e bellissime professioniste del piacere.
Belle le scenografie e adatta la fotografia, storia simpatica anche se si poteva e doveva fare molto di più nella stesura della sceneggiatura...manca la verve e mancano dei momenti davvero riusciti o simpaticissimi, non mancano invece gag deboli o volgari quando non demenziali o addirittura tristi nella loro banalità e cretineria. C'è stata addirittura una scena che faticavo a guardare da quanto oscena e banale: il nobile giapponese che si ritrova davanti una giovane suora (falsa) ad asciugarli i calzoni, l'attrice che interpreta tale suora sembra una dodicenne e sicuramente si crea una situazione di cattivo gusto!
L'incpit è simpatico e promette bene, poi si gioca molto sulla commedia degli equivoci e sulla libido dell'uomo che non conosce nazionalità e che sopratutto ne rappresenta il punto debole per antonomasia...è così che la maitresse si ritrova una nota graduata onoraria al servizio degli alleati ed il suo lussuoso bordello LA PRIMA LINEA!

A farla da padrone è il camaleontico Peter Sellers che interpreta tipo mezza dozzina di ruoli (in alcuni casi è quasi irriconoscibile) tipo Hitler, un partigiano francese, un inglese, un ispettore delle SS (o Gestapo, non ricordo bene) il nobile giapponese citato...
Insomma il film gli è cucito addosso proprio per permettergli di "abusare" delle sue doti di trasformismo (il doppiaggio italiano è buono ma sicuramente si è perso molto, specie per il giapponese a cui viene inspiegabilmente dato l'accento sardo)...insomma una decina di anni dopo il magnifico "il dottor Stranamore" si fa giustamente leva su questa qualità multi-personaggio di Sellers!
Il problema è che di questa commedia rimane solo questo e poco altro quando invece le basi erano ottime.
Non so dire se sequenze assurde come quella dei nazisti che vengono eliminati facendoli morire in un tripudio di rutti e scorreggie siano geniali e divertenti o se invece di cattivo gusto e basta...
Alla fine però non mi ha mai annoiato e qualche risata me l'ha fatta fare quindi si può vedere, comunque gli anni li porta tutti...