Nikilo 6 / 10 17/04/2010 21:32:34 » Rispondi Si tratta di un film, che non lascia certo indifferenti, prima di tutto per l'anno in cui è fatto, e poi per le tematiche trattate. Per quanto mi riguarda avendo visto ahimè, prima i lavori più recenti di Craven e Iliadis, che naturalmente non reggono il confronto, anche se possono essere giudicati più "guardabili" ( e forse ciò li valorizza di più ), la storia già la conoscevo a grandi linee, e chiaramente mi è risultato difficile non essere condizionato da tali opere. Noto da subito il fatto che "La fontana della vergine" è molto più ricca di contenuti rispetto i suoi successori, prima di tutto, tutta la valenza in chiave religiosa che accompagna l'intera vicenda ( e questo se devo proprio essere sincero non è uno degli aspetti, che più mi colpisce in un film ) però visto e considerato il tempo in cui è ambientato, direi che ci casca a pennello. Mi pare giusto quindi premiare Bergman per questo, solo il finale può già essere singolarmente, un punto di riflessione. Non mi pare proprio il caso giudicarlo un capolavoro, e probabilmente i suo 50' anni in questa circostanza non giocano certo a suo favore, e inoltre per quanto concerne il mio giudizio personale, mi risulta anche abbastanza difficile valutarlo egregiamente, anche se posso tranquillamente dire che Bergman ha curato molto la sua pellicola.
Sulla ragione dell'immediato sgorgare della fonte, nell'esatto punto dove si è spenta l'anima della fanciulla, si potrebbero formulare diverse ipotesi. Mi viene quasi da pensare che la scelta da parte del regista sia interamente da attibuire ad un atto puramente simbolico, come se le acque nate in quell'esatto punto, volessero con il loro fluire risciaquare tutto ciò che ne è derivato.