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LA FONTANA DELLA VERGINE regia di Ingmar Bergman

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Ciumi     9 / 10  17/12/2009 18:28:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sotto il cadavere della vergine invece del sangue sgorga una fontana, dell’acqua chiara, una sorgente. I personaggi attingono subito a essa. C’è forse nell’epilogo di questa truce parabola medioevale una nuova (nel cinema di Bergman) rivelazione di indulgenza divina? O dalla vergine esangue “argilla rossa emerse?”.
La risposta sembra comunque essere in questo evento straordinario. Visibile, palpabile, limpidissimo, eppure inesplicabile.
Bergman ha più volte cercato d’interrogare invano la fede, la morte, Dio. Non ha sentito voce umana, né divina che rispondesse. Anche ora che qualcosa sembra volersi rivelare spontaneamente, l’acque
emergono taciturne, come bisognose di dilavare tutto l’odio e la violenza a cui hanno assistito. Un’ammonizione forse. O un pianto, o una condannata, o un perdono. Ma quel segno è in qualche modo un nuovo silenzio ancora più doloroso. Dio continua a nascondersi, gettando nuovamente l'uomo in misteri disabitati.
Ciumi  17/12/2009 18:33:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che è quello sgorbio tra "acque" e "emergono"? Un'interferenza aliena?