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UNA LUCERTOLA CON LA PELLE DI DONNA regia di Lucio Fulci

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  15/07/2011 16:08:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carol sogna quasi ogni notte di assassinare la libertina e provocante vicina di casa per la quale prova attrazione fisica e avversione al tempo stesso.Con sommo stupore apprenderà che le sue inquietudini oniriche si sono materializzate in quanto la dissoluta signora è stata realmente ammazzata.Le modalità dell'omicidio sono identiche a quelle del sogno e a complicare ulteriormente il tutto c'è il rinvenimento di alcuni suoi oggetti personali sul luogo del delitto.
Un bel rompicapo che Fulci tiene in piedi fino alla fine con mestiere tra deliri allucinati e divagazioni a carattere horror.Notevole la scena con Florinda Bolkan aggredita da un branco di pipistrelli e soprattutto quando si ritrova in un laboratorio all'interno del quale alcuni cani vengono tenuti in vita in modo aberrante.Scena che cagionò a Fulci grattacapi di varia natura e una denuncia poi finita nel nulla perchè il regista dimostrò la natura artificiale degli animali,nient'altro che trucchi ideati da quel genio di Carlo Rambaldi.
La pellicola è un lungo gioco di specchi deformanti in cui la realtà viene manipolata di continuo.La capacità di sorprendere,l'inserimento di sequenze caricate di una psichedelia impetuosa sostenuta dalle martellanti note di Ennio Morricone,un intreccio compatto con sporadiche e perdonabili cadute di tono, fanno di "Una lucertola con la pelle di donna" un ottimo esempio di giallo all'italiana.Conquistano i vari depistaggi,intriga il modo composto con cui viene svelata l'identità dell'assassino, in modo non certo convenzionale per il genere e per l'epoca, in cui epiloghi brutali erano preferiti a spiegazioni verbali.
C'è un sottotesto pessimista facilmente individuabile che attacca certi ambienti borghesi denunciandone il falso perbenismo e l'ambiguità,allo stesso modo esce un ritratto giovanile deplorevole,perso tra droghe e assenza di valori.
Il titolo bizzarro, ma non privo di logica, strizza l'occhio alla cosiddetta Trilogia degli animali di Dario Argento cercando di ricalcarne le fortune.
outsider  13/12/2011 22:04:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
anche nel tuo caso batto le mani. bel commento che mi incuriosisce, peccato che questi film siano introvabili, a meno che uno non li compri e via internet, ma a volte anche con questo procedimento non si trovano.
bravo!
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  21/01/2012 22:44:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Outsider,sempre gentilissimo.
per qunto riguarda la reperibilità del film hai ragione,però non demordere,chi cerca trova ;)