Dom Cobb 8½ / 10 14/06/2015 14:59:00 » Rispondi Ventidue anni dopo gli eventi del primo film, il sogno del fu John Hammond è diventato realtà, e il parco del Giurassico è un'attrazione che conta decine di migliaia di visitatori al giorno provenienti dal tutto il mondo. Ma, presto o tardi, anche i dinosauri stessi, a furia di vederli, iniziano a diventare roba vecchia, così, per accrescere le visite, viene creato un ibrido, l'Indominus Rex, che però sfugge al controllo dei suoi creatori e semina il terrore. Spetta a un gruppo di pochi coraggiosi rimettere le cose a posto... Dopo che la visione dell'apripista di questo franchise mi ha lasciato alquanto indifferente, non che mi aspettassi granché da questo quarto capitolo: il motivo principale che mi ha spinto a vederlo era l'esigenza di passare un paio d'ore in una sala cinematografica a divertirmi di fronte a pregevoli effetti speciali e scene d'azione girate decentemente, oltre alla presenza di attori di certo molto più carismatici del cast originale (Chris Pratt su tutti). Ebbene, questo Jurassic World, un po' come a suo tempo lo era stato il Godzilla di Gareth Edwards, si è rivelato una piacevolissima sorpresa. Non cambiano molte cose per quanto riguarda la formula narrativa,
Si tratta sempre e comunque del solito animale selvaggio ca**uto che semina terrore e un sacco di persone che cercano, alcune invano, di sfuggirgli.
ma quei pochi accorgimenti per non rendere il film una copia carbone del capostipite (il parco aperto anziché in aspettativa e l'idea di ammaestrare i raptor) lo rendono in qualche modo fresco e nuovo. Insomma, bene o male è sempre la stessa solfa, solo che, a fare la differenza e a rendere questo Jurassic World molto più interessante e godibile dell'originale, è il fattore più importante: il cast. E' grazie a loro se i personaggi qui presentati riescono a suscitare ben più di un mero interesse. Su tutti spicca Pratt nel ruolo dell'uomo che sussurrava ai raptor, spalleggiato dai due talentuosi giovani fratelli e da un'efficace Bryce Dallas Howard, senza dimenticare i contributi di un ottimo Irrfan Kahn e di un Vincent D'Onofrio deliziosamente sopra le righe. E' anche vero che gli attori sono supportati da una sceneggiatura che, sebbene un tantino banalotta a tratti, da a tutti loro abbastanza materiale con cui lavorare,
Il rapporto fra i due fratelli e quello che lega Pratt ai suoi raptor sono forse gli aspetti più riusciti. Quest'ultimo rappresenta anche un interessante passo in avanti nel rapporto uomo-dinosauro, che finora si era fermato solo a un legame predatore-preda alle lunghe stancante e noioso.
nelle cui numerose sottotrame trovano spazio, per quanto mai veramente approfondite (non che ce ne sia bisogno), i soliti temi dell'uomo che interferisce con la natura, la militarizzazione di forze incontrollabili e simili. Si riesce pure a lanciare una frecciatina allo stesso sistema hollywoodiano, in cui si cerca costantemente qualcosa di "più grande, più spaventoso, più cool" in modo da tenere avvinto un pubblico che non smette mai di chiedere cose nuove. Per il resto, ci sono il parco a tema, visivamente accattivante, un lato tecnico ottimo, e soprattutto i dinosauri, realizzati magnificamente, con raro uso di animatronics ed effetti digitali dall'invidiabile qualità grafica.
In una scena sola si usa un pupazzo animato, e se si paragona l'effetto ad un'altra scena seguente in cui Pratt accarezza uno dei suoi raptor per calmarlo, la differenza si nota appena. E il modo in cui i dinosauri interagiscono con set e location totalmente reali è impeccabile. Questa è la qualità degli effetti digitali, che rimane costante per tutto il film.
Sono loro i protagonisti di scene d'azione ben girate, ben calibrate da una regia che chiaramente sa il fatto suo, e che danno vita a una seconda ora che scorre tutta d'un fiato da una situazione di pericolo all'altra, con qualche citazione metacinematografica qua e là (non solo all'originale, ma anche a film come gli Uccelli di Hitchkock) e sempre qualche momento da dedicare ai vari personaggi, senza disdegnare qualche riuscito attimo di commedia.
"Ricordatevi di allacciare le cinture" "..." "Ehm... va bene. Allora, tenetevi per mano"
Le porte sono spalancate alla possibilità di un sequel, ma se uscirà o meno, al momento non mi interessa: quello che più importa è che questo film, a mio parere, batte l'originale semplicemente perché riesce a inserire una discreta dose di umanità, emozione genuina e personaggi degni di chiamarsi tali fra una scena di caccia e l'altra.