Boromir 7½ / 10 18/04/2024 21:43:57 » Rispondi Una flebile, sussurrata denuncia alle devastanti conseguenze della Rivoluzione Culturale, mascherata da melodramma d'amore. Il coloratissimo formalismo artistico tipico di Yimou lascia spazio a una costante tavolozza grigia (squarciata talvolta da luce dorata) che ben aderisce agli ambienti dimessi di una vicenda piccola e intima. Vicenda che solo in apparenza è reiterata e dice poco, facendo sì che le prove del trio di protagonisti brillino con la dovuta intensità. Memorabile il trucco che invecchia gli attori nel tempo, così come il radioso sorriso di Gong Li tra un frammento d'amnesia e l'altro.