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FRENCH CONNECTION regia di Cédric Jimenez

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JOKER1926     7 / 10  08/06/2016 01:23:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Costruito intorno a vicende criminose, quello di Cédric Jimenez, è una produzione basata su uno specifico periodo storico, siamo negli anni settanta/ottanta, la location è Marsiglia: covo della criminalità e della droga. Nasce da queste rocciose basi "French connection", il titolo è esplicito, richiama il fitto mercato illegale fra francesi ed americani, appunto "connessione" criminale di scambio.

Le prerogative, ai nostri occhi, ci sembrano nette e briose. Insomma il genere gangster è da sempre quello più facile ed interessante da almanaccare, con l'introduzione in scena degli antagonisti, ossia gli uomini della legge, queste produzioni , di conseguenza, abbracciano tante cose che facilmente vanno a toccare l'interesse e la passione del pubblico.

In effetti Jimenez fa centro, per quanto concerne i contenuti. Il film si destreggia attraverso un'esposizione scenica di pregevole fattura, sono richiamate in modo più che soddisfacente le atmosfere (e le location) di un tempo che più non è. Valente poi la chiave di lettura: lo stato corrotto a servizio della stessa criminalità.
"French connection" alla fine risulta esser un film godibile; a livello registico le pedine si coordinano bene nella scacchiera. Certo, alcune scelte restano discutibili, come quella di prendere due attori, quelli principali, dal look identico; la confusione per lo spettatore diventa, inesorabilmente tangibile, e la mescolanza aumenta. Lo spettatore confonderà più volte il giudice col gangster. Noi ci chiediamo il perché di questa disastrosa scelta della regia. Il giudizio finale, giocoforza, ne risente. Senso ampio di frustrazione.

La storia e la sceneggiatura di "French connection" hanno una buona forza e soprattutto permettono che il film acquisti una fluidità e un ritmo forte. Diciamo, invece, che i nei del prodotto (ce ne sono) appartengono alla scarsa profondità dei personaggi; si ha la sensazione di assistere ad un racconto o ad una cronaca, poche volte enfatizzata a dovere, poche volte geniale. Le poche volte che si cerca di esser audaci si sbaglia, in pratica, ci appare troppo "spartana" la posizione del giudice anticrimine che quasi diventa uno stratega di guerra.

A conti fatti, per tante cose, "French connection" vale, indubbiamente la visione, specie per un finale duro e triste.

JOKER1926