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THE STRAIN - STAGIONE 1 regia di Guillermo del Toro, David Semel, Keith Gordon, Peter Weller, Charlotte Sieling, Guy Ferland, John Dahl, Deran Sarafian, Phil Abraham

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hghgg     7½ / 10  22/05/2015 13:57:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da quanto tempo ti aspettavo "The Strain", da dieci anni almeno. Se alcuni bellissimi film avevano riportato al cinema il tema "vampiresco" su livelli veramente alti dal 2008 ad oggi, contrastando l'infamità tuailattiana, in televisione per me resisteva ancora la terra bruciata fatta da Joss Whedon tra il '97 e il '04. Un tentativo serio l'aveva fatto Alan Ball, uno che le serie tv le sa scrivere bene, ma li ci si sono messi di mezzo i gusti personali e "True Blood" ho dovuto cestinarla. E quindi torno al punto: erano dieci anni che aspettavo questa serie televisiva, ne avevo bisogno, una serie tv a tema "vampiri" che centrasse il punto e magari portasse anche qualche innovazione interessante (e non deleteria) al genere.

Ci voleva la fantasia visionaria, grottesca e orrorifica di Guillermo Del Toro, uno che i vampiri li aveva già trattati prendendo il mano il secondo capitolo della saga "Blade" che prima o poi dovrò vedere.

Del Toro, una ne fa buona, una ne fa sbagliata, questa volta era il turno della cosa buona. Lui non è un genio però il suo intrattenimento (Hellboy ecc.) lo garantisce sempre e in più ha anche tirato fuori un mezzo-capolavoro, tematico e visivo, come "Il labirinto del Fauno" ovvio apice della sua carriera.

E Del Toro di come dovrebbe (o diciamo potrebbe) essere una serie con dei vampiri sullo sfondo capisce tutto e si scatena. Ma non si limita a questo, Del Toro unisce tantissimi elementi dell'horror in una miscela miracolosamente fluida e riuscita.

I vampiri di Del Toro e collaboratori sono un bizzarro e grottesco miscuglio selvaggio, animalesco e feroce, senza pietà.

Innanzitutto la grossa innovazione visiva sulla figura del vampiro: ha preso il vampiro e l'ha fuso con la sua fissazione per parassiti e mutazioni genetiche ("Mimic") unendo le due tematiche horror ad altri elementi, epidemia apocalittica, zombie (Romero è spesso presente qui) perché i neo-vampiri nelle movenze fanno tanto zombie e così via.

Insomma ne esce fuori un ibrido tutto da gustarsi, creature affascinanti e inquietanti. Ovviamente, sempre nell'innovazione parassitaria, c'è anche spazio per una figura vampiresca un poco più "classica", un vampiro più potente e controllato, il bellissimo personaggio del tedesco di Eichorst, ex-nazista e fenomenale figura negativa della serie. Poi la splendida caratterizzazione del Nemico numero uno, il "Vampirone", l'essere antico e orribile che soprattutto nelle sue prime apparizioni nelle prime puntate risulta, anche visivamente, la classica fìghissima creatura "DelToriana" mostruosa e grottesca e anche dopo, scappucciato, rende benino.

Indimenticabile quando, dopo aver cucciato il tipo dell'areoporto, gli disintegra (letteralmente) la testa frantumandogliela sul pavimento. Io a quel punto ero commosso e stavo esultando.

Tra i "buoni" invece è ovviamente e particolarmente riuscito il personaggio del vecchio cacciatore di vampiri ebreo-armeno ossia Abraham (ma va ?) Setrakian, interpretato dal bravo David Bradley (che poi è Gazza, il custode di "Harry Potter" vabè).

Il protagonista invece è il solito scemo interpretato da un attore con la faccia da scemo e mi perseguiterà temo anche nella successiva stagione. Con gli sviluppi finali delle ultime puntate poi prevedo dolori amorosi un po' urticanti ma se il resto è tutto come in questa prima stagione e se sviluppano bene il colpo di scena finale con

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Incredibilmente il bambino che fa il figlio del protagonista non l'ho trovato insopportabile. Un bambino normalissimo. Che cùlo.

La gnocca sudamericana che fa da spalla al protagonista invece è un tantino inutile, meglio il divertente cacciatore di topi (personaggio un po' scontato ma funziona) e la fantozziana hacker che fa crashare internet e l'intera rete mettendolo nel cùlo anche a se stessa. Che poi è incredibile che i due non abbiano ancora trombato, vabè.

Ah poi c'è anche Sean Astin (ex Sam ne "Il Signore degli Anelli") e Jonathan Hyde (bravo attore teatrale e simpatico cattivo in filmetti come "Jumanji" e "Richie Ritch").

Come ho già detto c'è Eichorst (Richard Sammel) che è una figura vampiresca eccellente, in televisione di uno come lui nel genere c'era davvero bisogno, figlio di pùttana fino al midollo, spietato e credibilmente malvagio. Anche del Vampirone-Boss c'era bisogno, figura mostruosa con Del Toro che non delude mai da questo punto di vista (anche in un filmetto come "Mimic" c'erano creature visivamente fantasticamente orripilanti)

La parte più bella della stagione è proprio quella che riguarda l' ultra-decennale sfida a distanza tra Eichorst e Satrakian, i due sono nemici giurati e spero vivamente che il vecchio cacciatore non schiatti prima di darsele ancora con il nazi-vampiro. Bellissimi i flashback ambientati nel campo di concentramento.

Bello il finale, bello il modo in cui le sceneggiature trattano l'espandersi dell'epidemia, sequenze colme di tensioni, oscure, angoscianti, con anche una buona regia e fotografia e azzeccatissimi scontri con i vampiri-parassiti. Quando Satrakian, mi pare nella terza puntata, comincia a decapitare non-morti a destra e a manca applaudivo felice (anche se faccio il tifo per i vamp). La scena della bambina alla fine della seconda puntata è da "sbadabum!" per usare un termine tecnico.

Insomma ce ne sono di bei momenti (tipo l'assalto "finale" al Vampiro-Maestro, con Eichorst, Fet, il vampiro ex-cantante darchettone-metallaro, fìgo) e di belle scene, e di belle sequenze con i vampirelli dentro (

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Poi certo qualche calo di tensione, qualche dialogo e soluzione narrativa così e così, una parte centrale non male ma nemmeno eccezionale, qualche momento a càzzo di cane ma va bene, non cercavo un capolavoro, cercavo una serie tv che trattasse vampiri trasudando ansia, orrore e teste spappolate. L'ho trovata. YAHUUUUUUUUU.

Bellissima la scena dell'assalto vampir-zombesco al super-market, palesemente un omaggio a Romero ma cavolo una puntata favolosa, in pieno assedio, carica di tensione, paura e adrenalina, un sacco di idee e livello di horror bello alto. Una delle puntate migliori, fossero state tutte come questa le prime due e l'ultima avrei dato anche "8" col votino.

La seconda stagione arriverà a breve, aspetto con trepidazione. Proprio bellina.

Daje Eichorst Daje (ma guarda te se mi tocca tifare un mèrdoso, lurido nazi-vampiro del càzzo, ma muori male anche se tifo per te).