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L'UOMO CHE VOLLE FARSI RE regia di John Huston

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stratoZ     8 / 10  20/04/2024 17:31:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Splendido film di avventura di Huston, dallo stile colossale che narra di ascesa e caduta di questi uomini con un'immensa brama di potere, nonché una forte critica al colonialismo e all'espansionismo occidentale, ambientato nell'India Britannica in pieno periodo coloniale, questi due pezzi grossi dell'esercito coloniale britannico decidono di spostarsi nell'entroterra asiatico per avere un regno tutto loro con blackjack e squillo di lusso… ah no scusate ho sbagliato opera.

Dicevo, vogliono avere un regno tutto loro allora vanno ad esplorare questi territori in cui l'occidente non è ancora del tutto arrivato, arrivando in Kafiristan, da queste tribù poco avanzate tecnologicamente e negli armamenti, verso le quali assumono un atteggiamento superiore, anche per via delle armi che hanno a disposizione e verranno venerati come degli dei, sfruttando soprattutto l'arretratezza e l'ignoranza della popolazione, portando false speranze a alimentando rivalità e miti che erano già intrinsechi nella popolazione locale, fantastico il primo confronto tra Connery e un rappresentante della popolazione in cui gli fa la promessa che diventerà il loro capo e li porterà alla conquista del popolo rivale, e loro gli offrono anche in cambio delle capre per ogni persona che uccidono.

"He wants to know if you are gods?"
"Not gods - Englishmen. Which is the next best thing."

L'opera caratterizza i due protagonisti su due fronti, il primo, quello dell'amicizia fraterna che li lega, che li porta ad affrontare un'avventura così pericolosa insieme, il secondo è quello della mania di grandezza dell'uomo che prova a fare la divinità, e che cozzerà anche qualche volta con il sentimento di amicizia, in particolare il personaggio di Connery nella sua estrema ambizione e sete di potere, prendendo spunto da Alessandro Magno, nei territori che aveva conquistato oltre due millenni prima, cercherà di farsi strada tra le popolazioni del luogo. Ma il passo è breve, il vento cambia e non tutto gira sempre per il verso giusto, oltre al fatto che esistono sempre pesci più grandi di te, più venerati di te, più efficaci nella propaganda di te e in un attimo, tutto ti si rivolta contro, togliendoti tutto in un batter d'occhio, lasciando nulla se non le tue ossa e una storia piena di ambizioni andate a male. Ma soprattutto dimostra anche come, una propaganda fittizia basata sui dogmi e l'ignoranza presto arriva a presentarti il conto da pagare.

Huston impone una regia mastodontica, aiutato dal formato panoramico che valorizza benissimo le scenografie dell'Asia centrale, gli altipiani rocciosi, le vette innevate dell'Himalaya, i villaggi rurali del Kafiristan, fino ai maestosi della città sacra, il regista ci delizia con campi larghissimi ad ampio respiro che vogliono dare al film un'aura maestosa, in contrasto con le tematiche e il significato semantico dell'opera, grandi le interpretazioni da parte di una coppia di attori straordinaria, specialmente Connery l'ho visto in formissima con la crescita e caduta del suo personaggio. Gran bel film.