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HO CAMMINATO CON UNO ZOMBIE regia di Jacques Tourneur

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Ciumi     8 / 10  07/10/2009 12:27:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L’orrore e la paura sono principalmente meri stati di percezione di un pericolo, tanto maggiori quanto più questa minaccia è ignota e inconoscibile. La morte, nel film di Tourneur, è in primo luogo intravista nella malattia mentale, nello stato di trance della moglie del piantatore che l’avvicina all’immagine di una defunta; e trova la sua collocazione nei recessi più reconditi dell’esistenza, geografici e della psiche.
Vudù, riti esoterici, stregoneria: l’isola è innanzitutto un luogo di superstizioni primitive e antropologiche, dove lo scongiurare la morte diviene, per assurdo, un lento appressarsi ad essa, un connaturarsi e un camuffarsi con i suoi segni arcani (l’uomo chiamato a sconfiggere il male, è un nero cadaverico dagli occhi sgranati).
Seguendo la lezione del Poe, l’orrore della pellicola sta principalmente nell’atmosfera, nella cura degli ambienti, nelle suggestioni visive e sonore; in quell’attesa al buio eterno permeata d’inquietudine che assorbe a sé anche la storia d’amore dei due protagonisti.
ULTRAVIOLENCE78  07/10/2009 13:42:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uè uè, filmone...
Ciumi  07/10/2009 13:51:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uè, ho visto che gli hai dato 9.. yeah!