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HOW I MET YOUR MOTHER - STAGIONE 9 regia di Pamela Fryman, Michael J. Shea, Neil Patrick Harris

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olikarin     10 / 10  29/10/2017 22:59:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"How I met your mother" è una sitcom efficace nel mescolare commedia e dramma. Spesso e volentieri ci si ritrova a ridere e piangere contemporaneamente perché ogni situazione delicata viene sdrammatizzata da una battuta o da un dettaglio colmo di ironia. Questa stagione si configura come il punto d'arrivo di una lunga storia raccontata da Ted ai suoi figli. Stiamo col fiato sospeso sino all'ultima stagione nel desiderio di conoscere la donna della sua vita.

Geniale la costruzione del suo personaggio, poiché avviene al contrario: se ci pensiamo bene, non ci viene mostrato il primo incontro tra lei e Ted e, di seguito, gli sviluppi successivi. La prima persona che conosce è Lily, in uno spassoso episodio in treno. Poi conosce Marshall, dando un passaggio a lui e Marvin in piena notte. Di seguito Barney, ed infine Robin. La sitcom mostra sullo schermo strategicamente le mille occasioni in cui lei e Ted hanno rischiato d'incontrarsi, mancando il centro sempre per un pelo. Ormai è impossibile vedere un ombrello giallo solo come un ombrello giallo: ci ricorderà sempre il loro magico incontro sotto la pioggia.

La struttura della sitcom è innovativa e divertente, gioca spesso sui flashback, sugli intrecci, su scene mostrate più e più volte anche all'interno dello stesso episodio, di volta in volta arricchite di nuovi dettagli che permettono allo spettatore di venire a conoscenza della vera versione dei fatti. Ci affezioniamo ai personaggi, è inevitabile. Davanti a più di duecento puntate ci si sente a casa, a proprio agio. Si arriva inesorabilmente al gran finale con grande dispiacere, quasi con la sensazione di aver perso cinque amici e troppe storie d'amore. Non si riesce a lasciarli andare. L'effetto non sarebbe così forte se non dipendesse da un certo tipo di costruzione narrativa. Per esempio, soltanto alla fine scopriamo che alla lezione di economia 305 (quando Ted, alla sua prima lezione universitaria, sbagliò aula) c'era la donna della sua vita, e vediamo il suo punto di vista, il suo colpo di fulmine nei confronti di Ted. Prima della nona stagione il tutto appare unicamente secondo il punto di vista di Ted sapendo però, grazie alla voce narrante, che lì, in quell'aula, c'era quella ragazza. Ma non ci è dato sapere nulla di più. Tutto è condito con un alto livello di suspense, così potremmo definirla, in quanto puntalmente ci vengono dati degli indizi e dei suggerimenti, chiariti soltanto alla fine.

Nella nona stagione, i primi momenti mostrati di Ted e Tracy, eh sì, questo è il nome della ragazza misteriosa, non sono in ordine cronologico. La prima volta, se non sbaglio, in cui li vediamo è la fatidica proposta di matrimonio di Ted sul faro. Oppure la prima gravidanza. Si parte dalla fine per poi arrivare alle origini e ai primi sviluppi. Fantastico quando la macchina da presa finalmente ce la fa vedere a casa di Cindy, la curiosità degli spettatori alla fine viene soddisfatta. Prima dell'ultima stagione ci eravamo trovati catapultati a casa di Cindy sapendo che la sua coinquilina era la famosa ragazza dall'ombrello giallo eppure, per un niente, il loro incontro veniva puntualmente mancato.

Interessante anche il fatto che non vengono mostrate solo le vicissitudini di Ted, Lily, Marshall, Robin e Barney di per sé. C'è una voce narrante, Ted adulto, Ted che vive nel presente, che racconta ai due figli adolescenti il modo in cui ha conosciuto sua moglie. Da lì, la narrazione si snoda attraverso un numero incredibile di flashback. E, nell'ultima stagione, anche flashforward, che rivelano i momenti più significativi della storia d'amore tra Ted e Tracy.

Il tema centrale è l'amore, vissuto da ciascun personaggio in maniera differente ma, a suo modo, coerente. Lily e Marshall sono la coppia perfetta, si amano sin dai tempi del college. Si rispettano reciprocamente e, nei momenti difficili, riescono a trovare un compromesso. La loro relazione è equilibrata, sincera, fedele, costruita sulla base di sacrifici e condivisione. Ted è alla ricerca costante dell'anima gemella, non si arrende mai riuscendo a essere un ottimo amico verso Barney, pur essendo sempre innamorato di Robin. Barney e Robin, beh, un mondo a parte. Barney vive una crescita incredibile nell'arco di nove stagioni, configurandosi prima come uno spudorato dongiovanni, capace delle azioni più subdole pur di portarsi a letto qualunque ragazza, riuscendo poi inaspettatamente a trasformarsi in un ragazzo innamorato di una sola ragazza e in grado di sorprenderla e amarla in maniera unica. Robin, d'altro canto, ci viene presentata inizialmente come contraria a qualsiasi relazione seria per poi invece imparare a lasciarsi andare e credere nei propri sentimenti e in quelli altrui.

Il finale è assolutamente perfetto, sebbene molto criticato. A mio avviso, è un finale che non si può apprezzare pienamente se si ha una mentalità che ragiona troppo per compartimenti stagni. Bisogna imparare a vedere i grigi e a confrontarsi con le mille sfaccettature di cui un rapporto è fatto. Non è tutto o bianco e nero, esistono diverse gradazioni nei colori tanto quanto nei sentimenti. Ted ama, ama davvero in pieno. Partiamo dall'inizio: la sitcom ha una struttura circolare: uno dei primi momenti vede Ted rubare un corno francese blu da un locale per Robin, una ragazza conosciuta al MacLaren's, di cui si innamora perdutamente, e si chiude con Ted adulto che si presenta sotto la finestra di Robin portandole quel corno francese blu, come la prima volta. Una finestra, un corno blu e i cani: stesso posto, stessa situazione, stesso amore. Lo sguardo è identico, pieno d'amore e speranza. Ted vive in maniera profonda, forse troppo, le proprie emozioni. L'amore per lui è tutto. Ma, tra quel primo incontro e l'ultimo, ne passa di tempo, e ne succedono di tutti i colori. Ted si è sposato con Tracy da cui ha avuto due splendidi figli. Non l'avrebbe mai lasciata o tradita per Robin. Sono fatti l'uno per l'altra. Eppure, dopo la sua dolorosa scomparsa, trascorsi ormai ben sei anni, Ted cerca di rimettersi in gioco e scopre che l'amore per Robin in realtà è sempre stato lì, nascosto, protetto. Ma probabilmente non ne era consapevole nemmeno lui. Se Tracy avesse avuto la vita a disposizione, ancora, Ted l'avrebbe vissuta con lei. Ma questi son gli scherzi del destino, quando meno si aspettano, le cose vengono da sé. Due grandi amori, unici e speciali, ma soprattutto onesti, vissuti in due momenti diversi e staccati tra loro.

Il motivo per cui Lily e Marshall son la coppia perfetta è che sono in grado di fare compromessi e rinunce. Lily rinuncia alla sua carriera a Roma perché ama Marshall più di qualunque altra cosa. Sa che quella perdita per lei sarà una conquista: una splendida famiglia e un marito degno di amarla davvero per tutta la vita. E questo è possibile soltanto perché Marshall merita quella scelta, non pretende niente da lei e valutano assieme come agire. Non subito, però succede. Robin e Barney, pur amandosi follemente e regalandoci emozioni a dir poco intense e pianti strozzati nel cuore della notte davanti allo schermo, sono limitati dall'incapacità di conciliarsi, di parlare, svelarsi, raccontarsi e trovare un accordo. Sono troppo orgogliosi e, evidentemente, non disposti a tutto. Se, per Lily e Marshall, l'amore è la priorità, per loro non lo è, al di là dei sentimenti. La loro rottura è giustificata non sicuramente dall'indole di dongiovanni di Barney (che è stato perfettamente in grado di superare) né dal carattere di Robin, ma semplicemente dal fatto che, per amarsi, bisogna essere disposti a mettere da parte una parte di se stessi per l'altra persona, e loro non ci sono riusciti. Non si sono impegnati abbastanza per farlo.

Una relazione vera richiede sacrificio ed impegno. Non c'è scusa che tenga, o particolari indoli o difficoltà. L'amore non basta, bisogna metterci l'anima nel coltivare un rapporto. Ed essere in grado di risalire sempre alle radici di tutto. In certi casi manca l'amore, e se non ci si innamora non c'è niente da fare. Ma il sentimento senza rinunce, sudore e fatica non può durare, prima o poi crolla. La paura è un'altra componente fondamentale: affinché due persone possano stare assieme è necessario mettersi a rischio, accettare di essere vulnerabili, essere consapevoli che la possibilità di soffrire è alta, nonché saper perdonare. Non è da tutti la volontà di impegnarsi per conquistare una persona da proteggere e custodire per tutta la vita.

Fantastica la 9x16, in cui unica protagonista è Tracy. Se la sitcom prende il nome di "How I met your mother" era anche giusto dedicare un intero episodio a questa ragazza, alla sua storia, alle sue vicissitudini, ai suoi sentimenti e a tutto ciò che l'ha portata a conoscere Ted. La sigla si focalizza su di lei e sulle sue amicizie. Tutto è narrato secondo il suo punto di vista. "How I met your mother" è non solo la storia di come Ted ha conosciuto sua moglie ma soprattutto il racconto del suo amore profondo per Robin. Non dimenticheremo mai il momento in cui i loro sguardi si sono incrociati per la prima volta al pub. O le innumerevoli feste assurde date da Ted per incontrarla. Ma questa sitcom è anche la storia di ciascuno di noi, un modo per farci riflettere attraverso l'identificazione con i personaggi. Se da un lato viviamo la loro vita e le loro relazioni, dall'altro riscopriamo le nostre: tra emozioni, risate e pianti ci divertiamo e soffriamo, crescendo inconsapevolmente.

E alla fine arriva - non ti muovere, così direbbe Barney - mamma, ah no! Alla fine arrivano insegnamenti, emozioni, nostalgia, mancanze e riflessioni. Ecco perché il dieci, per tutto ciò che ci hanno regalato queste stagioni. Chissà dove andremo a sbattere nella nostra vita e, soprattutto, chissà se l'amore vero sbatterà contro di noi..